Crociato rotto. Un altro. Mario Rui scopre la sfortuna di tanti romanisti operati al ginocchio in tempi più o meno recenti: l’ultimo era stato Rudiger ad inizio giugno, adesso è il terzino preso per rimpiazzare Digne il cruccio della Roma, che perde un titolare prima di cominciare la stagione, appena 18 giorni prima del via ai preliminari di Champions. L’esterno prelevato dall’Empoli ha subito la rottura del legamento crociato anteriore sinistro nell’allenamento di venerdì pomeriggio negli Usa, in uno scontro con Seck. La prima diagnosi parlava di forte contusione, ma il sospetto che ci fosse qualcosa di più serio è venuto subito a chi l’ha visto quasi in lacrime per il dolore sul campo dell’Università di Harvard, lasciato con l’aiuto dei medici giallorossi e senza poggiare il piede a terra. Il problema è stato confermato dagli esami strumentali svolti negli States, nel bollettino si parla di «una lesione di alto grado» e l’operazione è già stata pianificata: la Roma ha messo Mario Rui sul primo volo per la capitale (arriva oggi) e si affiderà ancora una volta alle esperte mani del Professor Mariani già domani, o al più tardi martedì. «Si sottoporrà ad intervento chirurgico a Villa Stuart», ha confermato l’agente Mario Giuffredi a LaRoma24. «Il ragazzo c’è rimasto male – ha aggiunto – perché si stava preparando per iniziare al meglio la stagione. Speriamo possa tornare subito in campo».
Ci vorranno dai 4 ai 6 mesi per guarire, tempi di recupero più precisi saranno stimati dopo l’intervento, ma trattandosi per il portoghese del primo serio infortunio in carriera la prognosi finale dovrebbe essere la più breve: in campo a dicembre. Sarebbe pronto per la seconda parte di stagione, in pratica. E si tornerebbe a parlare di un nuovo acquisto di gennaio, come è stato, per sciagurato destino della società di Trigoria, anche con Strootman nel recente passato. Caso molto più complesso quello dell’olandese, che sembra finalmente uscito dal tunnel e ha voluto spendere due parole per il compagno: «In bocca al lupo amico, torna più forte di prima». Quante volte se l’è sentito dire Kevin. Solo quest’anno hanno fatto crack i giovanissimi Capradossi, Ponce e Nura, e a fine campionato è toccato a Rudiger. Fatale per il tedesco, come per Mario Rui, un allenamento, il primo in terra francese alla vigilia di un Europeo di cui non ha potuto essere protagonista. Sta lavorando sodo anche ora che è in vacanza per tornare ad ottobre. Nella rosa giallorossa di oggi c’è pure un certo Totti che in 127 giorni era guarito da un crociato rotto, quando c’era Spalletti in panchina. Il tecnico toscano deve affrontare un’altra grana nella sua seconda era romanista, perché la sfortuna ha colpito ancora.
(Il Tempo – E. Menghi)
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