AS ROMA NEWS MATIC – La sua stagione è partita lentamente, tanto che ad un certo punto si è anche lamentato perché veniva poco utilizzato da Mourinho. Poi Nemanja Matic è cresciuto di partita in partita, e con lui la Roma, fino alla finale di Europa League persa a Budapest col Siviglia, scrive il Corriere della Sera.
Il suo prolungamento (automatico) è stato accolto con sollievo da parte dei tifosi, che ormai lo chiamano «il professore» («È un soprannome che mi piace»), e anche dello Special One, che in passato di lui ha detto: «Matic è un Mourinho calciatore».
Il centrocampista serbo ha parlato ieri a «StarCasino Sport» e sarà al centro del progetto anche nella prossima stagione. «Penso sia una cosa positiva – le sue parole – tutti conoscono José come allenatore e spero che un giorno le persone diranno che ero il Mourinho dei calciatori, quindi lo ringrazio. Con lui abbiamo lavorato tanto insieme, ne vado fiero. A volte gli altri ridono e mi prendono in giro ma è bello sapere che questo genere di allenatori ti rispetta».
I tifosi giallorossi ci hanno messo poco ad innamorarsi di lui, ma il sentimento è reciproco. «Penso che siano i migliori in Italia. Non lo dico perché sto nella Roma, ma perché ho visto che le altre squadre per avere lo stadio pieno devono giocare bene per più partite. Qui invece la felicità dei tifosi è fantastica. Nell’ultimo anno, abbiamo sempre avuto 60 mila spettatori all’Olimpico: impressionante. Il derby? Somiglia molto alle sfide tra Manchester United e Liverpool. Gli italiani rispetto agli inglesi sono più appassionati e il derby, in particolare, significa tanto per loro. In Premier si pensa al derby ma si pensa anche che dopo tre giorni c’è un’altra partita, magari contro una big. Le persone si dimenticano presto dell’ultima partita, qua invece il derby è importantissimo».
A Roma si trova benissimo, e con lui la sua famiglia. Suo figlio Filip ha giocato nell’Under 12 e spesso Nemanja è rimasto a Trigoria per assistere agli allenamenti. «Mio figlio è un grande tifoso della Roma, e quando perdiamo si mette a piangere (ride, n.d.r.). Roma piace molto a me e anche alla mia famiglia: ci godiamo il clima, il cibo, le persone. Insomma, va tutto alla grande».
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