AS ROMA NEWS DYBALA INFORTUNIO – Nella notte fra domenica lunedì una pattuglia di uomini si aggirava per Roma alla ricerca di buone notizie. Avevano l’aria guardinga di agenti in missione tanto che, arrivati a destinazione, hanno chiesto di entrare dal retro dell’elegante edificio che li accoglieva. Maneggiavano segreti, sospiravano per incontri d’amore, temevano semplicemente per la propria incolumità? Niente di tutto questo: portavano solo un calciatore a fare una risonanza magnetica, come accade a milioni di mortali tutti i giorni, scrive La Gazzetta dello Sport.
Il fatto è che il calciatore in questione era Paulo Dybala e si paventava, forse, che eventuali brutte notizie sul suo ginocchio sinistro potessero terremotare uno scenario mediatico che pure, in questi giorni malinconici, avrebbe cose più importanti di cui occuparsi. Così, intorno all’una di notte, lo staff della Roma è arrivato presso la clinica Villa Stuart per uscire un’oretta più tardi sospirando di sollievo. Gli esami strumentali, infatti, confermavano le speranze che stavano lievitando man mano che passavano le ore dall’infortunio occorsogli contro il Cagliari. Ovvero, che la Joya aveva riportato “solo” una piccola lesione distrattiva al collaterale mediale del ginocchio sinistro, che dovrebbe tenerlo fuori per circa tre settimane, autorizzandolo a sperare di poter giocare il 29 ottobre a San Siro contro l’Inter.
Ovvio che avere un obiettivo non significa avere certezze. Molto dipenderà da come l’attaccante argentino reagirà prima alle cure e poi alle sollecitazioni degli allenamenti, vista la sua fragilità ormai strutturale. Solo in giallorosso, infatti, Dybala ha avuto 8 infortuni, di cui 5 nella scorsa stagione, costringendolo a saltare circa un terzo delle partite. Per questo, se Paulo decidesse di non rischiare perché le sensazioni non fossero tutte univoche, a quel punto nessuno lo forzerà. Non dimentichiamo, tra l’altro, che anche nel gennaio del 2021 – quando era alla Juventus – aveva avuto un infortunio al collaterale mediale del ginocchio sinistro che, da comunicato, doveva tenerlo fuori 2-3 settimane, quando invece tornò in campo solo ad aprile, cioè tre mesi dopo.
Stavolta il caso non dovrebbe essere questo, anche perché le fibre legamentose coinvolte sono davvero poche. Non a caso ieri l’attaccante era molto più tranquillo e nel pomeriggio è andato a prendere un mate da sua madre Alicia, ricevendo le telefonate di Mourinho e di tanti suoi compagni fra cui Lukaku. Insomma, il sollievo è stato collettivo, tanto che l’argentino ha spiegato che le scene di disperazione a cui si era lasciato andare dopo l’infortunio erano relative al fatto che non avrebbe potuto rispondere alla chiamata della sua nazionale. Uno degli obiettivi principali, infatti, è di partecipare alla prossima Coppa America di fine stagione.
D’altronde, l’importanza che ha Dybala quando gioca è chiaro. Non a caso lo stesso Lukaku, a Cagliari, a fine partita ha detto: «Paulo è il giocatore più importante della squadra». Una frase che sembra essere il seguito di quello che ha detto più volte Mourinho: «C’è una Roma con Dybala e una senza».
E quella che vede in campo la Joya in campionato va molto più forte, come dimostrano i numeri. La percentuale di vittorie, infatti, passa da 26,7 a 54,8 e la media punti-partita lievita da 1,2 a 1,8, così come la media dei gol segnati, da 1,1 a 1,7. Insomma, se i giallorossi hanno in animo di continuare la sua rimonta verso la zona Champions, occorre che Dybala sia in campo. Per questo un’assenza più breve di quello che si temeva è la migliore notizia che la notte di domenica abbia potuto partorire per la Roma.
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