Non si ferma un giocatore come gli altri. Si ferma un giocatore che sa fare il ruolo di tanti altri. Qualunque strada si prenda, non sarà semplice sostituire Alessandro Florenzi, nell’immediato e nella finestra di mercato che verrà spalancata a gennaio. Perché per rimpiazzare Florenzi bisognerebbe acquistare due o tre calciatori e la Roma non lo farà: arriveranno sì due elementi nuovi ma uno sarà un centrocampista e l’altro sarà un attaccante esterno, perché i numeri delle rose non sono infiniti.

CENTROCAMPO – Spalletti aveva immaginato di utilizzare Florenzi proprio in mezzo, tra la mediana e la trequarti avversaria, ma a causa dei tanti infortuni che hanno colpito i difensori lo ha schierato soltanto contro l’Inter in posizione avanzata. Eppure è proprio quello il reparto più debole che Ricky Massara proverà a puntellare: attualmente in rosa si alternano quattro calciatori per tre caselle, considerando Gerson fuori dal giro che conta. Serve dunque un quinto affidabile e pronto, in modo da consentire al bimbo brasiliano di avvicinarsi al calcio d’elite per gradi, magari con sei mesi sani in provincia. La Roma pensa a centrocampisti già presenti nel campionato italiano: da Badelj della Fiorentina, un pallino di Spalletti che proprio alla Roma ha segnato quest’anno un gol decisivo, ai sampdoriani Torreira e Linetty, lanciati da Giampaolo. E poi non va dimenticato il venezuelano Rincon, un amore antico di Sabatini, ora pilastro del Genoa di Juric. Un altro nome seguito con interesse è Taider, nazionale algerino maturato nel Bologna di Donadoni. Difficile invece riportare a casa già a gennaio Lorenzo Pellegrini, che la Roma ha la possibilità di ricomprare a giugno per 10 milioni: il Sassuolo e Di Francesco non lo vorrebbero lasciare andare a stagione in corso. Potrebbe comunque essere uno di questi – una decisione ovviamente non è stata presa – a rinforzare la Roma. Dando per scontato che la difesa reintegri tutti i suoi effettivi, compresi Mario Rui e Vermaelen dopo Rüdiger, che è stato tolto dal mercato.

ATTACCANTI – Non sono previsti invece innesti tra i terzini. Il grande ex svincolato, Maicon, si è allenato per un po’ a Trigoria per tenersi in forma ma non è stato tesserato. Niente di personale: il fatto è che Spalletti a gennaio avrà a disposizione Bruno Peres, Rüdiger più il giovane Nura a destra e Mario Rui, Emerson ed eventualmente Juan Jesus a sinistra. Piuttosto servirà una punta esterna che permetta di sopportare l’assenza di Salah, uno dei pochi insostituibili di Spalletti. Se l’Egitto arrivasse in fondo alla Coppa d’Africa, in programma in Gabon dal 14 gennaio al 17 febbraio, Salah salterebbe sei partite di campionato. La Roma non lo schiererebbe neppure l’8 gennaio contro il Genoa, alla ripresa dopo le vacanze, perché per regolamento Fifa ogni federazione ha diritto di accogliere i propri rappresentanti 14 giorni prima rispetto alla partita d’esordio, che per l’Egitto è fissata il 17 gennaio contro l’Uganda. Massara comunque ha già individuato un profilo valido che può sostituirlo: si tratta di Memphis Depay, esterno olandese classe ‘94, che nel Manchester United giocava abbastanza con Van Gaal ma mai con Mourinho. Finora ha fatto solo 118 minuti in stagione e appena 12 in campionato. La Roma sta ragionando sul prestito con diritto di riscatto contando sulla capacità di Depay di occupare tutti i ruoli dell’attacco: rilanciarlo potrebbe essere un investimento interessante. Cerca rilancio anche Manuel Iturbe, che a gennaio dovrebbe lasciare Trigoria. Verosimilmente ancora in prestito: con il suo stipendio da quasi 2 milioni netti per l’Italia guadagna troppo ma potrebbe essere piazzato in Spagna, dove la sua velocità troverebbe spazi e ritmi in cui riemergere.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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