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Rassegna stampa

Micky, Micky, Micky!

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GENOA-ROMA 1-3 MKHITARYAN – La Roma irrompe in zona Champions. Non all’improvviso, però. Anzi, guardando il percorso fatto dal via nel nuovo torneo, cioè da1 19 settembre, dovrebbe essere addirittura al 2° posto, a quota 15 punti, con il Sassuolo. E comunque è a meno 3 dalla vetta, riferisce Il Messaggero.

In 7 partite, sul campo, ha raccolto 4 successi e 3 pareggi. Il pari del Bentegodi, diventato quel fastidioso ko a tavolino contro il Verona per la gaffe nella compilazione della lista di gara, cercherà di riprenderselo oggi davanti alla Corte d’appello della Figc. Anche per rendere più evidente la risalita in classifica che, dopo la vittoria di Marassi (1-3) contro il Genoa terzultimo, annuncia il ritorno dei giallorossi tra le migliori 4 dopo 9 mesi abbondanti (l’ultima volta il 26 gennaio e sempre quarta).

In un pomeriggio, sfruttando il turno favorevole, il sorpasso sulle big che pareggiano: adesso la Juve e l’Atalanta sono a meno 1 e l’Inter (e il Verona) a meno 2. Solo il Napoli, al 3° posto, tiene. Ma ha 14 punti (con la miglior differenza reti) come la Roma che a Marassi si gusta le intuizioni di Fonseca e le giocate di Mkhitaryan. Sono loro gli artefici del successo nel giorno in cui la squadra mostra di avere personalità e coraggio.

Eppure l’allenatore deve limitare ulteriormente la rotazione con 5 novità dopo la manita contro il Cluj. Mirante contuso in panchina e Dzeko contagiato a casa certificano la conferma di Pau Lopez, al debutto in campionato, e Mayoral, fin qui mai titolare in A. Bisogna accontentarsi di quanto passa la rosa. Nel trio difensivo tornano però Mancini e Smalling, a destra Karsdorp. Pellegrini, ispirato e concreto, si riprende il posto accanto a Veretout e Pedro si piazza con Mkhitaryan alle spalle di Mayoral.

Ritorno, dunque, al 3-4-2-1, dopo l’esperimento, tra l’altro riuscito, di giovedì in Europa League, con la scelta del 3-5-2. Così, a prescindere dagli interpreti, la formula è a trazione anteriore per occupare subito la metà campo avversaria: difesa altissima e pressing esasperato del tridente che va ad aggredire la linea a 4 di Maran. I giallorossi sono in controllo assoluto del match, ma l’assenza di Dzeko lo complica.

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L’assedio c’è, anche perché il Genoa, prudente nel suo 4-4-2, aspetta e spera. Non abbondano, però, le chance. Pesa anche l’infortunio a Spinazzola, rimasto in campo solo 15 minuti: dentro Peres. Il protagonista, aspettando l’intervallo, è già Mkhitaryan. Che mette il timbro sulla sfida, con la rete del vantaggio a fine recupero. Ancora di testa, come quella dopo 57 secondi contro il Cluj, anticipando Biraghi sul corner di Veretout.

Perin ha solo posticipato la festa: sul tiro potente di Mkhitaryan, è riuscito a deviare, trovando la sponda della traversa. Ancora Mkhitaryan, prima di esultare: imbucata in area per Mayoral che spreca. eres, sempre su invito di Mkhitaryan, ha sul destro il match ball ad inizio ripresa. Calcia, però, debolmente e centrale, permettendo a Perin di respingere e al Genoa di riaprire la partita. L’ex Scamacca difende il pallone, disorientando Smalling, e verticalizza per Pjaca che, senza la pressione di Ibanez, entra in area e firma il pari. Gaffe doppia, davanti e dietro, in pochi secondi. 

Mayoral, svagato e impotente, esce dopo un’ora. Dentro Cristante. Mkhitaryan sale da centravanti e Pellegrini da trequartista. Maran replica con Pandev per Pjaca. Peres, intanto, persevera: tiro fiacco su appoggio di Veretout. Ma è il pomeriggio di Mkhitaryan che, insieme con il pallone, si prende la partita di Marassi.

Peres si fa perdonare e, attaccando ancora Biraghi, offre al compagno la palla per il bis. Radovanovic è in ritardo, tocco elegante e nuovo vantaggio. Fonseca, insomma, interviene dove serve. Cambia in corsa e bene. Con il falso nove che poi è tutt’altro che finto, la Roma non dà più punti di riferimento. Su assist di Pellegrini, Cristante imita Peres e si mangia un gol grande così. In difesa qualche leggerezza di troppo, pure Pau Lopez coinvolto. In attacco, invece, puro divertimento. Pedro chiude da protagonista: cross felpato per la girata al volo di Mkhitaryan. Genova è per lui, con il 1° tris in giallorosso.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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