Vincenzo Montella, tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista al ‘Corriere Della Sera’. L’aeroplanino ha parlato della sua carriera da allenatore. Queste le sue parole:

A Milano arriva dopo un bel percorso professionale da allenatore: riepiloghiamo le varie tappe. Roma è il primo amore?
«Da allenatore sì. Roma è la mia stabilità, negli ultimi quindici anni casa è lì».

Catania il trampolino?
«Sì. Era una società ben strutturata, dove si poteva crescere e sbagliare. Una città molto rispettosa dei forestieri, forse dove ho trovato più educazione».

Il turno delle Nazionali ha portato anche l’infortunio di Milik: il campionato è finito?
«La Juve sulla carta è nettamente più forte. Però il Napoli ha venti giocatori sullo stesso livello…».

Chi vorrebbe in squadra tra i compagni con cui ha giocato?
«Da giocatore il massimo erano Mancini e Totti perché mi facevano segnare, soprattutto Roberto. Ma da allenatore vorrei Veron».



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