Antonio Mirante

NOTIZIE AS ROMA MIRANTE CORONAVIRUS – Allarme a Trigoria e anche per la Serie A che partirà tra un mese, il 19 settembre. Possibile il nuovo stop del campionato: crescono i positivi al Coronavirus. Entra nell’elenco Antonio Mirante, portiere della Roma, a una settimana dalla ripresa dell’attività agonistica: contagiato come decine di ragazzi rientrati in queste ore nella Capitale. E, tanto per confermare il trend degli ultimi giorni, anche lui ha pagato qualche giorno di vacanza in Sardegna.

Non è servito nemmeno il comunicato del club giallorosso, come è invece successo martedì per i 2 giocatori della Primavera di Alberto De Rossi. È stato lo stesso giocatore, primo caso della squadra di Fonseca, a ufficializzare la notizia, subito dopo pranzo. Via social e in piedi nel video, postato su Instagram, dalla sua casa a Roma: «Come alcuni di voi sapranno, purtroppo sono risultato positivo al test per il Covid-19. Volevo dirvi che sto bene, non ho alcun sintomo: né febbre né tosse. Volevo dirvi che sto ovviamente in isolamento, spero di guarire presto e ricominciare prima possibile la preparazione con i miei compagni. Vi ringrazio per i messaggi che state mandando. Un abbraccio». Ha voluto liberarsi da un peso, tranquillizzando con poche parole dirigenti, tifosi e familiari.

Mirante, 37 anni, adesso si sente bene. In vacanza, invece, qualche sintomo lo ha avuto. Così lunedì, appena sbarcato nella Capitale, ha avvisato lo staff medico della Roma che, sentendolo preoccupato, gli ha fissato l’appuntamento al Campus Biomedico per il tampone. Anche perché il portiere sarebbe dovuto tornare dai genitori, a Castellamare di Stabia, dai quali era già stato prima di partire per Baia Sardinia e non per la tappa mondana a Porto Rotondo, in Costa Smeralda (nel pieno del cluster), meta di gran parte degli allenatori e dei calciatori della serie A, italiani e stranieri.

Giovedì Fonseca non accoglierà Mirante a Trigoria: il portiere è in quarantena in attesa di tornare negativo. Resta ad allenarsi a casa, dove nessuno può andare a trovarlo (nemmeno il medico sociale), anche se prima di risultare positivo è stato a cena con Pedro. La Roma, comunque, lo avrebbe controllato a priori. L’indicazione del club ai giocatori della prima squadra è di fare subito il tampone al rientro dalle vacanze e a prescindere dal luogo scelto per le ferie.

Lo staff medico è sempre in contatto con i calciatori e quindi sa dove ognuno ha passato le prime 2 settimane di ferie (ne avranno 3). Massima allerta per chi è stato in Spagna, Grecia e Francia. E ovviamente per chi ha alloggiato in Costa Smeralda, dove ad esempio si sono fermati Zaniolo (oggi di rientro), Jesus e Ibanez. In Sardegna anche Mkhitaryan, Kolarov, Pellegrini (a Villasimius, ma tornato ieri) e Spinazzola. Santon e Perotti sono stati, invece, a Ibiza.

Test a Fiumicino, intanto, per Dzeko, di ritorno dalla Croazia. L’aeroporto Leonardo da Vinci è attrezzato per i tamponi rapidi (idonei ovviamente per la procedura scelta dalla Roma): il centravanti è stato controllato allo sbarco nello scalo laziale, come succede per tutti i passeggeri provenienti da Paesi oggetto dell’ordinanza del Ministero della Salute (dal 13 agosto è obbligatorio il tampone per i voli da Croazia, Grecia, Malta e Spagna).

Verifica con esito negativo per il capitano che ha lasciato un messaggio di ringraziamento per gli operatori sanitari che garantiscono il servizio: «Sempre un piacere essere in Aeroporto di Roma. Grazie». Da martedì, dopo aver riscontrato la positività dei giovani Chierico e Tomassini, la Roma ha sospeso l’attività agonistica: la Primavera di Alberto De Rossi tornerà ad allenarsi lunedì prossimo. Ma, con i 2 giovani contagiati, è stata necessaria la disinfezione e la sanificazione dell’area del centro sportivo di Trigoria.

(Il Messaggero – U. Trani)



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