Josè Mourinho, Henrikh Mkhitaryan

CALCIOMERCATO AS ROMA MKHITARYANMkhitaryan ha comunicato alla Roma che non accetta la proposta di rinnovo contrattuale formulata nelle ultime ore dalla società (3.6 milioni netti a salire fino a 4.2 più bonus in base alle presenze e prolungamento automatico con oltre il 50% delle gare giocate) e quindi accetterà l’offerta dell’Inter. La risposta formale del calciatore armeno all’ultimatum dei giallorossi è arrivata nel pomeriggio di ieri, qualche ora prima della scadenza fissata da Trigoria, scrive il Corriere della Sera.

Una brutta notizia per José Mourinho, che perde uno dei calciatori più importanti della rosa. Il tecnico portoghese ieri è intervenuto al corso di laurea in «High performance football coaching» presso la facoltà di «Motricidade Humanas» dell’Università di Lisbona, parlando delle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere la società giallorossa.

«Sono alla Roma perché mi piace – le sue parole – ed è importante essere nei posti dove ci piace essere, non importa che io abbia una storia diversa. Mi sento bene, nessuno mi ha mentito, nessuno mi ha tratto in inganno, nessuno mi ha promesso che avrei avuto tanti zeri per poter investire. Finora tutto ciò che mi hanno promesso è stato fatto e spero che negli altri due anni in cui avrò un contratto, le promesse continueranno ad essere mantenute per andare nella direzione dell’evoluzione: non in quella dei titoli, ma in quella di rendere la Roma un club più grande e avvicinarla a chi vince più spesso in Italia».

Lo Special One spiega come la sua esperienza alla Roma sia diversa da quelle vissute in passato. «Era molto più facile quando, per esempio, ero al Chelsea. Schioccavo le dita e il giorno dopo il giocatore era lì. Il lavoro ora è interessante, ci aiuta anche a pensare non solo al prodotto finito, ma anche al prodotto che sta per essere finito e ad investire su di esso: è bello prendere giovani dalla Primavera e portarli a giocare una finale europea o in Nazionale. Questo profilo di club arricchisce le mie esperienze. Ovviamente non mi piace quando perdo, e a Roma perdo più spesso che altrove. Non mi piace quando inizia il mercato e non posso andare in avenida da Liberdade (una delle vie principali di Lisbona, ndr) ma io amo la Roma e loro amano me, ho instaurato un rapporto di grande empatia con chi è dentro e fuori il club».

Sul riscatto di Sergio Oliveira, non ha molti dubbi. «Se ce lo danno in prestito, lo vado a prendere personalmente. È stato molto importante, condividiamo molti principi su come si deve lavorare nel calcio e mi ha aiutato a trasmettere questo messaggio nella seconda metà della stagione. Sergio è stato un esempio, mi piacerebbe davvero che restasse con noi».



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