Monchi, direttore sportivo della Roma

Che fosse un lavoratore, era noto già dai tempi di Siviglia. Ma che Monchi partisse così di slancio, ha sorpreso (forse) anche all’interno di Trigoria. Archiviata la prima giornata in giallorosso tra lo sbarco a Fiumicino, la firma apposta sul contratto a Trigoria e l’immediata trasferta in automobile a Pescara (dove nel post-gara ha avuto modo di soffermarsi a parlare con Fazio, Perotti e Dzeko), il nuovo ds giallorosso ieri mattina, poco dopo le nove, era già operativo al Fulvio Bernardini. Una full immersion durata una giornata intera perché lo spagnolo è uscito soltanto nel tardo pomeriggio. Diverse le ore trascorse nel suo nuovo habitat lavorativo dove ha avuto modo di visitare più a fondo le strutture di Trigoria, soffermandosi a parlare con i componenti del Media center.

IMPEGNI – Verrà presentato la prossima settimana ma ha già rilasciato una breve intervista a Roma Tv nella quale ha ribadito la volontà «di consolidare la Roma nell’élite europea». Ancora non parla l’italiano ma lo capisce. Per questo motivo il tacito accordo è quello di ascoltare cosa gli viene detto nella nostra lingua e replicare in spagnolo. La mattinata di ieri l’ha trascorsa per almeno un paio d’ore insieme a Massara, prima di soffermarsi a pranzo con la dirigenza con la quale si è intrattenuto anche dopo. L’ex delfino di Sabatini ha deciso di restare e sarà il suo braccio destro. Le cose da fare non mancano di certo tra la cinquantina di calciatori ai quali dovrà trovare sistemazione, i rinnovi o adeguamenti di contratto più urgenti (Strootman, De Rossi, Nainggolan, Manolas), senza contare la campagna di rafforzamento. Anche se, da quanto trapela da Trigoria, le situazioni già avviate a livello contrattuale continueranno ad essere seguite dal dg Baldissoni, proprio per dare tempo a Monchi di prendere coscienza con la nuova realtà lavorativa. Inevitabile poi un incontro in agenda con Spalletti. Ieri non è stato possibile perché il tecnico era a Firenze. Da oggi, ogni giorno può essere quello buono.

UOMO DERBY – Al momento è arrivato a Roma senza nessun familiare al seguito. La moglie è rimasta in Spagna (i figli sono grandi, uno studia a Londra) e proprio per questo motivo la prossima settimana si assenterà per un paio di giorni per tornare a Siviglia. Alloggia all’Hotel Sheraton Parco de’ Medici ma ha intenzione di cercarsi una casa. Domenica sarà presente al derby in tribuna. In pochi ricordano che nell’agosto del 1996 si tolse lo sfizio, lui portiere del Siviglia, di segnare un gol alla Lazio. Sì, avete capito bene. Si trattava di un’amichevole contro i biancocelesti e per stabilire la vittoria si arrivò ai rigori ad oltranza. Marchegiani sbagliò, Monchi no. Oltre alle plusvalenze e ai trofei, miglior biglietto da visita in ottica giallorossa non ci poteva essere.

(Il Messaggero – S. Carina)



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