CALCIOMERCATO ROMA MONCHI – Un brutto colpo da digerire e metabolizzare. A tal punto che la Roma, una volta perso Malcom, sta valutando se adire le vie legali contro il club francese. Il brasiliano si trasferisce al Barcellona. Il Bordeaux incassa 41 milioni, più 1 di bonus, e l’entourage del calciatore porta a casa un quinquennale da 5 milioni a stagione. Inutile il tentativo di Monchi di far rispettare un accordo ormai definito a tal punto che proprio la società transalpina aveva voluto pubblicizzare con una nota anomala l’intesa raggiunta.
Roma beffata, dunque, quando pensava ormai di essersi aggiudicata un talento dal sicuro avvenire. La documentazione firmata dai dirigenti giallorossi lunedì e trasmessa via fax non è stata però rinviata a Trigoria dal club francese. Essendo la firma del calciatore subordinata alle visite mediche, Monchi s’è ritrovato così con nulla in mano. Nemmeno la telefonata al Barcellona, volta a rispettare un fair play non scritto tra società, è servita. Come il rilancio voluto da Pallotta. Curiosità: a suggerire ai catalani di virare su Malcom, dopo il no del Chelsea ai 60 milioni offerti per Willian, è stato André Cury, osservatore blaugrana specializzato nel Sud America, che aveva avuto modo di apprezzare il brasiliano già ai tempi del Corinthians.
LA PROMESSA – Ieri il ds ha riepilogato quanto accaduto nelle ultime ore a Roma Tv: «Avevamo trovato un accordo alle 17 di lunedì. I francesi avevano dato l’autorizzazione al giocatore di partire, doveva arrivare alle 23. Eravamo tranquilli e convinti. Una volta trovata l’intesa, il presidente del Bordeaux mezz’ora dopo mi ha chiamato per dirmi che per loro era meglio fare un comunicato ufficiale parlando di accordo. Noi non eravamo contenti perché siamo quotati in borsa ma loro hanno insistito e lo hanno fatto.
Poi sono iniziate le voci sul Barcellona ma era tutto chiuso. La mia sorpresa c’è stata quando mi ha chiamato uno dei procuratori dicendomi che il Bordeaux aveva bloccato il viaggio di Malcom a Roma. A quel punto ho chiamato il presidente francese che mi ha spiegato come fosse arrivata un’offerta del Barcellona e dovevamo pareggiarla. Gli ho ribadito che avevamo un accordo ma lui mi ha detto che non avevamo firmato nulla. Ho allora telefonato a Pallotta e il presidente ha voluto, contro la mia opinione, fare una proposta più alta. Abbiamo rinviato i documenti con la nuova offerta e il Bordeaux mi ha detto che il giorno dopo il ragazzo sarebbe sbarcato.
Anche il procuratore mi ha assicurato che aveva un incontro a mezzogiorno per sistemare la vicenda. Poi però mi ha richiamato, dicendo che dovevamo alzare ulteriormente la proposta perché il Barcellona premeva. A quel punto ho detto basta, non volevo partecipare ad un’asta. Ora stiamo valutando se fare una causa legale. Non abbiamo documenti firmati, è vero, ma abbiamo tanti contatti con il procuratore e il Bordeaux che meritano una valutazione».
SI RIPARTE – Il ds, poi, prova a tranquillizzare la piazza: «Mi dispiace per quanto accaduto ma la società ha fatto tutto il possibile. Chi vuole venire alla Roma, bene. Chi non vuole venire, va bene ugualmente. Troveremo un calciatore più forte di Malcom». E ora? Un mercato che, almeno in entrata (al netto di un possibile colpo di coda con l’acquisto di un regista, legato alla cessione di Gonalons) si avvicinava alla conclusione, torna in fermento. Ieri è iniziata la ridda dei nomi.
Dai profili simil-Malcom (Bailey del Leverkusen, Neres dell’Ajax, Pulisic del Dortmund) agli evergreen Chiesa, Suso, Thauvin e Berardi. Quello che trapelava off record da Trigoria invece è che, metabolizzato il colpo, servano almeno 24 ore a Monchi per riordinare le idee e decidere insieme a Di Francesco come procedere. Intanto Defrel si accasa alla Sampdoria. Castan (che ieri ha svolto le visite mediche a Villa Stuart) verso il Frosinone. Ufficiale l’acquisto di Olsen: 8,5 milioni più 3,5 di bonus. Garantito al Copenaghen il 10% sulla futura cessione.
(Il Messaggero – S. Carina)
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