Bryan Cristante

NOTIZIE AS ROMA CRISTANTE – «Lo scudetto non è utopia a patto che si lavori duramente». Nel giorno dell’annuncio di Cristiano Ronaldo alla Juve ci prova Monchi a mantenere accesa la fiammella della speranza in casa Roma. Il ds è tornato a parlare durante la conferenza di presentazione di Cristante. «L’anno scorso è mancato poco per arrivare alla finale di Champions e sono convinto che neanche il più positivo dei tifosi a settembre pensava di arrivarci. Negli ultimi 7 anni ha vinto sempre la stessa squadra però noi dobbiamo provarci, con i fatti e non a parole». E i fatti (compresi i gol mancati la scorsa stagione) proverà a portarli Cristante che con i 30 milioni (tra prestito, riscatto e bonus) è il centrocampista più caro della storia giallorossa: «Il prezzo non mi pesa, è uno stimolo a fare sempre meglio. A Bergamo per la mia crescita è stato fondamentale Gasperini, qui trovo Di Francesco che è bravo a valorizzare i centrocampisti. La maglia numero 4? Io non sono qui per fare la guerra a chi c’era prima (Nainggolan, ndr). Penso solo a me stesso ed al mio percorso». Che Monchi immagina parallelo a quello di Lorenzo Pellegrini. «Con Bryan – le parole del ds – abbiamo preso il più forte centrocampista dello scorso campionato, non so se questo reparto è più forte dello scorso anno ma siamo contenti e non faremo altri acquisti. Con Cristante e Pellegrini, che resterà a lungo con noi, la Roma si è garantita due calciatori che in futuro saranno importanti per la Nazionale».

In Nazionale potrebbe tornare pure El Shaarawy che però diventerebbe il primo nome sul mercato in caso di arrivo di un altro esterno. «Il mio obiettivo è finire in doppia cifra. Il gruppo è la nostra forza». E lo si capisce guardando i primi allenamenti durante l’afoso ritiro a Trigoria. Ieri Di Francesco ha provato le coppie (in alcuni casi il trio) in ogni ruolo. In porta per ora c’è Mirante, ma il futuro è tutto legato ad Alisson. «Tutto ha un tempo, non siamo esasperati – il segnale di Monchi -. Non posso dare una data precisa ma ogni offerta ha una sua tempistica». Tradotto: c’è una dead line oltre la quale la Roma non ascolterà nemmeno le offerte di Chelsea o Real, questo perché salterebbe il piano B di Monchi che prevede l’acquisto di un portiere (Areola) e di un esterno offensivo. «Chiesa mi piace, mi piace davvero ma è in primis un giocatore della Fiorentina quindi non ce l’ho in testa». Coi soldi di Alisson le cose potrebbero cambiare. Il portiere dal Brasile lancia un messaggio: «Ora è tempo di riposarsi e ricaricare le batterie per la prossima stagione». Non specifica di quale campionato. In questo la Juve è destinata a primeggiare ancora.

(Leggo – F. Balzani)



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