Il presente sono l’Empoli stasera e la Lazio martedì nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Però c’è anche il futuro della Roma. Nell’attesa che Spalletti decida il suo di futuro, che anche ieri ha legato alla vittoria di un titolo, il presidente Pallotta ha scelto il nuovo d.s.: lo spagnolo Monchi. Ieri, dopo una vita a Siviglia, prima come giocatore e poi come dirigente, Monchi ha salutato. Il presidente Castro, in virtù di tutto quello che il d.s. ha fatto per il club, ha cancellato il pagamento della clausola: “Monchi l’ha pagata con il lavoro. Ha ricevuto una proposta a cui non si poteva dire di no e glielo abbiamo concesso“. Era il giorno dei saluti e Monchi, con classe, ha negato di aver messo nero su bianco con la Roma per lasciare la scena al Siviglia.
“Ho il bisogno di cambiare, capita a tutti nella vita. Il club ha fatto grandi sforzi per tenermi, ma non è una questione economica. Non ho firmato con la Roma, ma è vero che è il club che ha mostrato più interesse per me. Sono stato a Londra e mi scuso pubblicamente. Ho sentito il loro progetto e nient’altro“. Lavorerà con Spalletti? Possibile, non sicuro. L’accoglienza dell’allenatore è stata freddissima: “Io non ho parlato con la società di niente. Il mio d.s. è Ricky Massara. Bisogna avere rispetto per quelli che hanno lavorato bene. Ho avuto due direttori, come Sabatini e Massara, e quest’ultimo è una persona squisita e si intende di calcio. È una qualità da non disperdere, altrimenti sarà qualcosa che poi mancherà alla Roma. Monchi? Mi dicono che è un grande professionista“.
(Corriere della Sera)
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