Patrik Schick

La Roma prova il sorpasso per Schick. Il nome dell’attaccante della Sampdoria è salito in cima alle preferenze di Monchi che è pronto ad accelerare per tentare di battere la concorrenza dell’Inter. Da tempo i nerazzurri hanno trovato un accordo con il talento ceco classe ’96 e sembravano ad un passo dalla chiusura dell’affare ma negli ultimi giorni la linea Milano-Genova sembra essersi raffreddata: Sabatini, frenato dal fair play finanziario, non ha una grande libertà di manovra visto che Ferrero spinge per una formula definitiva con pagamento immediato. Monchi sta provando ad inserirsi e ha già formulato un’offerta, un prestito con obbligo di riscatto, nel primo incontro con Pradè andato in scena sabato.

Da Trigoria smentiscono la notizia di una proposta salita a 38 milioni di euro, ma i contatti tra le parti sono frequenti e non sono esclusi altri vertici nelle prossime ore. Le sorprese potrebbero però venire anche da Parigi (il Psg è alla finestra) e da Torino: la lieve aritmia da stress riscontrata alle visite mediche effettuate dal giocatore con la Juve a inizio mercato sembra essere risolta e ora i bianconeri potrebbero tornare alla carica. L’impressione è che la Samp stia cercando di alimentare un’asta intorno a Schick, sperando di ricavare il più possibile dalla sua cessione. L’Inter, forte dell’accordo con il giocatore, per ora temporeggia, aspettando magari di piazzare qualche esubero. La Roma rimane in pressing, è pronta a sferrare l’attacco decisivo ma è anche poco disposta a farsi prendere per il collo da Ferrero.

Monchi tiene aperte anche altre piste: per esempio Munir, chiesto in prestito nei giorni scorsi al Barcellona, ma il classe ’95 sembra più una carta di riserva che una prima scelta. Non è l’unico nome: oltre ad un paio di offerte fatte nei giorni scorsi per giocatori ancora segreti, c’è sempre la variabile Mahrez, obiettivo numero uno della Roma poi sfumato dopo il muro alzato dal Leicester. Se il club inglese dovesse all’improvviso alzare il telefono per riparlarne con Monchi (ieri il tecnico Shakespeare non ha sciolto i dubbi: «Non so se resterà, non sono un indovino»), lo spagnolo di sicuro non riattaccherebbe. Il tempo, però, stringe perché mancano 9 giorni alla chiusura del mercato e la Roma, oltre al difensore centrale (la prestazione di Jesus a Bergamo fa ben sperare ma il club è pronto a valutare occasioni «last minute»), deve anche pensare agli esuberi: da piazzare ci sono Castan, Gyomber e Vainqueur. Con Skorupski, che se partirà dovrà essere sostituito da un altro dodicesimo. Ufficializzata, intanto, la cessione (in prestito con obbligo di riscatto) di Iturbe ai messicani dello Xolos di Tijuana.

(Il Tempo – T. Maggi)



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