Vincenzo Montella

(Il Messaggero – S. Riggio) Il gol di Cutrone nel recupero contro il Rijeka ha dato una ventata di ottimismo a Vincenzo Montella. Da oggi il tecnico rossonero si gioca il futuro in panchina (prima la Roma, poi l’Inter il 15 ottobre), ma il successo in Europa League gli ha mostrato il carattere e l’orgoglio di questo Milan. Stasera a San Siro sfiderà il suo amico fraterno Eusebio Di Francesco («Gli auguro tanta fortuna, ma da lunedì») con un solo obiettivo: dare una risposta agli scettici per allontanare le ombre di Walter Mazzarri e Paulo Sousa: «Sento aria di svolta, sembra che la squadra si sia sbloccata e stia cacciando l’ansia. Il terzo gol al Rijeka è importante per voglia e sacrificio dimostrato, siamo una squadra che ha orgoglio e coraggio. Se Gigio avesse parato il rigore, non avremmo fatto un’esperienza fondamentale per crescere ulteriormente». Sulla Roma: «Ha perso una sola partita, quindi abbiamo poco da dire. Possiede un attacco super e vorremmo diventasse uno scontro diretto per piazzamenti importanti, non succede da tanto. Dzeko? Troveremo il modo per fermarlo. Sarà strano vedere la Roma senza Totti».

CRITICHE ESAGERATE – Montella si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe. «Le critiche? Mi pare sia davvero tutto troppo ingigantito. Noi siamo il Milan, ma all’inizio dell’anno abbiamo fatto una rivoluzione. Quando si costruisce una casa, si parte dalle fondamenta che sono i calciatori. Poi, bisogna fare tutto il resto. Si costruiscono i muri con la mentalità e si arreda con il gioco. Solo successivamente accenderemo la televisione e ci divertiremo». Poi, il tecnico rossonero difende Bonucci: «Non è un problema e mai lo sarà. È l’unico in rosa che ha vinto e sa come si vince. Se sono pentito di averlo preso? Assolutamente no. Come si fa a dire una cosa del genere. Le accuse contro di lui mi sembrano siano esagerate. È bravissimo ad accettare tutto».



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