Il dopo Berdini è un prodotto della casa grillina, con un lungo passato veltroniano. Salvo sorprese Luca Montuori, amico e capo della segreteria politica del vicesindaco Luca Bergamo, sarà il nuovo assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici. Dallo staff alla giunta, dunque. Un salto già visto lo scorso ottobre con Andrea Mazzillo, che prima di occuparsi dei conti della Capitale, aveva seguito la campagna elettorale e l’insediamento in Campidoglio di Virginia Raggi. «Non c’era nessuno per fare l’assessore al Bilancio», confidò prima della promozione. La storia si ripete anche questa volta con Montuori? Una fonte autorevole del Campidoglio spiega i retroscena della vicenda: «In questa fase, dopo i mille problemi che abbiamo avuto, è meglio puntare su persone totalmente fidate, e sottolineo totalmente». E chi meglio del braccio destro e sinistro del vicesindaco? Il neo assessore – domani è prevista la conferenza stampa di presentazione – non ballerà da solo.
LA STRUTTURA I vertici del M5S gli affiancheranno sei consulenti esterni, tutti contrattualizzati ex articolo 90, per seguirlo sui dossier più complicati. Gran parte di questi sono i tecnici che dietro le quinte hanno portato avanti la trattativa con la Roma ed Eurnova per l’operazione di Tor di Valle. Del super staff di Montuori farà parte anche Luca Lanzalone, l’avvocato genovese spedito da Grillo e da Casaleggio per risolvere – come poi è accaduto- la grana stadio.
IL PROFILO Montuori – liceo al Mamiani e trascorsi giovanili nella sinistra da cane sciolto, poi laurea in architettura a Firenze – è professore associato di progettazione urbanistica all’Università di Roma Tre. Proprio come Bergamo proviene da un milieu culturale del centrosinistra capitolino. Nel 99 (sindaco Rutelli) fu il responsabile premi della kermesse di architettura Borromini, organizzata da Zone attive, la società privata a capitale pubblico, di proprietà del Comune di Roma e del Palazzo delle Esposizioni, fondata da Bergamo. Dal 2004 al 2008 (sindaco Veltroni) fino all’arrivo di Alemanno in Campidoglio, Montuori è stato consulente di Palazzo Senatorio sempre per i progetti legati all’architettura. Un passato dunque a sinistra in compagnia di Bergamo di cui curò i comitati elettorali nel 2006 quando l’attuale vicesindaco si candidò alle comunali per Veltroni. Un rapporto che va avanti adesso a piazza Campitelli, sede dell’assessorato alla Cultura. Otto mesi di segreteria politica e ora il salto del tavolo in giunta al posto di Paolo Berdini. Anche se guardato a vista dai consulenti pentastellati. Secondo la logica dettata da Beppe Grillo pochi giorni fa: «Non servono assessori luminari, ma gente che condivida i nostri obiettivi».
(Il Messaggero – S. Canettieri)
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