Morata vuole il Milan. L’offerta: 5 milioni a lui e 12 all’Atletico Madrid

CALCIOMERCATO AS ROMA MILAN MORATA – Alvaro Morata e il Milan sono sempre più vicini: il centravanti spagnolo è pronto a lasciare l’Atletico, il Diavolo lo ha sedotto, scrive La Gazzetta dello Sport. Andare su Morata significherebbe affidarsi a un 9 dal rendimento assicurato: l’ex Juve non è mai stato un bomber da primi posti della classifica cannonieri ma ha sempre garantito 10-15 gol a stagione. Sa come lavorare per i compagni, muovendosi anche da regista offensivo, e ama l’Italia: ha conosciuto la moglie Alice proprio a Milano e uno dei suoi quattro figli è nato a Torino.

La famiglia Morata ha l’Italia in testa da tempo. E il Milan in particolare, considerato che già in passato Alvaro è stato più volte vicino ad indossare la maglia rossonera. Anche la recente scelta di rinnovare il contratto con l’Atletico è stata orientata a facilitare il ritorno in Italia. È vero che l’attuale vincolo ai Colchoneros gli garantisce uno stipendio annuale da 6,5 milioni netti, ma lui ha già fatto sapere (attraverso i suoi rappresentanti) ai vertici di via Aldo Rossi che è disposto a tagliarsi l’ingaggio sino a 5 milioni.

Ma anche su questo punto la società rossonera potrebbe spuntare ulteriori risparmi se le verifiche dei fiscalisti porteranno alla conferma che il centravanti della nazionale spagnola ha i requisiti per usufruire del Decreto Crescita: quindi con le tasse dimezzate. Si aspetta, però, una firma sino al 2027, cioè per quattro anni. Su questo punto il Milan ha dato segnali di apertura, considerato anche che si profila uno sconto anche sul cartellino. Nel nuovo accordo con la società della famiglia Gil è stata inserita una clausola da 20 milioni, ma dietro l’angolo c’è l’opzione di un forte ribasso: includendo le relative tasse, infatti, Alvaro potrebbe liberarsi per una cifra intorno ai 12 milioni.

Sullo sfondo resta comunque Gianluca Scamacca. Il Milan ha proposto al West Ham una soluzione: Scamacca in rossonero e Origi in Premier, magari con uno scambio di prestiti. Idea che al momento non scalda, anche perché va convinto Origi, intenzionato a rimanere. Più che una pedina di scambio, per adesso una grana.