Paulo Sousa

NOTIZIE AS ROMA SOUSA – Non sarà l’ultima, perché la società Roma continua a professare fiducia nella guida di Eusebio Di Francesco, ma Mosca è sicuramente una penultima spiaggia. Troppo importante non perdere contro il Cska meglio ancora vincere perché la Champions League è la miniera d’oro che permette un certo monte ingaggi e una certa campagna acquisti: nella scorsa edizione,al netto degli incassi da botteghini, sono arrivati in cassa 84 milioni di euro. Troppo claudicante il passo in campionato, con la Roma ai minimi storici da quando c’è la gestione americana: nono posto a 15 punti di distacco dalla Juventus capolista e a 5 dalla coppia Milan-Lazio che occupa il quarto posto, l’ultimo che qualifica alla Champions.

Come previsto, la Roma è partita senza Daniele De Rossi ma con Kostas Manolas, che sarà a disposizione del tecnico.Con il greco in campo la difesa giallorossa ha un’altra marcia. Resta il dubbio per una maglia a centrocampo: Lorenzo Pellegrini può fare sia il trequartista (in questo caso Cristante farà coppia con Nzonzi) o il centrale di centrocampo (con ballottaggio Zaniolo-Cristante nel tridente dietro a Dzeko).

In avanti El Shaarawy resta favorito su Kluivert. Mentre la Roma pensa al Cska,c’è chi pensa alla Roma: Paulo Sousa. L’ex tecnico della Fiorentina ha parlato a Sky e le sue parole hanno fatto rumore: «Mi piacerebbe allenare i giallorossi, non l’ho mai nascosto. Difficoltà a trovare una panchina? Purtroppo dopo la Fiorentina le mie aspettative erano alte, volevo una squadra che avesse come obiettivo di vincere il campionato e lottare fino alla fine in Champions League. Questo è il mio target e la Roma è una squadra che potrebbe fare al caso mio. Non abbiamo però mai avuto contatti. Mi piace molto l’Italia, è un paese che fa per me, così come il suo calcio».

Un’autocandidatura in piena regola che non è piaciuta al presidente dell’Associazione allenatori Renzo Ulivieri: «Noi tecnici italiani non siamo abituati a fare dichiarazioni di questo genere e quindi un po’ sorprende: è una legge non scritta tra noi allenatori». Da Trigoria fanno sapere che la panchina di Di Francesco è al sicuro. Qualche risultato in più, però, non farebbe male. Così come qualche gol in più di Dzeko, che oggi sarà in conferenza stampa con l’allenatore che si fida ciecamente di lui: con 1.170 minuti è il giocatore più utilizzato,escluso il portiere Olsen (1.260).

(Corriere della Sera – L. Valdiserri)



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