Rassegna stampa
Mourinho a Trigoria: primo incontro con Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan
ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – La prima sera poteva andare meglio, visto che ha assistito in televisione all’infortunio di Leonardo Spinazzola nel match che l’Italia ha vinto venerdì contro il Belgio a Monaco di Baviera, ma ieri José Mourinho ha cominciato a prendere confidenza con il centro sportivo di Trigoria, che sarà il suo posto di lavoro per i prossimi tre anni, scrive il Corriere della Sera.
Mou e il suo staff ieri si sono confrontati a lungo su come impostare il lavoro e stanno «cercando di cambiare alcune cose, così gli spazi saranno più adeguati rispetto alle nostre idee e necessità».
Il portoghese sfrutterà questi cinque giorni di quarantena per ambientarsi – la conferenza stampa di presentazione è slittata alla seconda metà della prossima settimana – ma anche per conoscere tutto il personale e lo staff che tutti i giorni lavorano nel Fulvio Bernardini all’interno del quale, con la mascherina e rispettando il distanziamento, può girare liberamente e incontrare chiunque.
Compresi i calciatori, almeno quelli che da alcuni giorni sono a Trigoria a lavorare per farsi trovare pronti dal tecnico quando inizierà la preparazione vera e propria. Dopo tanti contatti telefonici («Zoom è stato utile ma arrivi a conoscere un giocatore solo quando ci lavori insieme»), c’è stato il primo incontro ufficiale con Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan, Smalling e Kumbulla, che sono arrivati a Trigoria in mattinata, mentre nel pomeriggio si è affacciato anche l’amminitratore delegato Guido Fienga.
In queste prime ore della sua avventura romanista Mourinho, già protagonista indiscusso del docu-reality «All or Nothing» dedicato alla stagione 2019-20 del Tottenham e andato in onda su Amazon Prime, è seguito costantemente da una troupe cinematografica che da due settimana segue i suoi spostamenti: dalla preparazione della partenza dal Portogallo, allo sbarco a Ciampino e poi a Trigoria, con il bagno di folla e il saluto dal terrazzino, fino ai suoi primi allenamenti con la Roma.
Tutto questo si trasformerà in un altro docufilm, stavolta a tinte giallorosse, che sarà prodotto dalla casa di produzione cinematografica di Dan Friedkin. D’altronde, scegliendo l’allenatore più mediatico su piazza, i proprietari della Roma sapevano che avrebbero acceso un riflettore sulla società giallorossa: ora dovrà essere lo Special One a non farlo spegnere.
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