Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Chissà se, un giorno o l’altro, José Mourinho prenderà alla lettera anche Agostino di Ippona? Raccomandava il santo: «Costruisci prima l’umiltà e poi le fondamenta». Magari l’allenatore portoghese – Special One per antonomasia – avrà invertito l’ordine dei fattori, ma la Roma dell’ultimo mese ha davvero piantato delle fondamenta solide, scrive La Gazzetta dello Sport.

Basti pensare che nelle ultime 6 partite la squadra giallorossa ha subito appena due gol – contro l’Udinese in campionato e il Vitesse in Conference League – tenendo la porta inviolata per ben quattro volte in meno di trenta giorni. Soltanto un caso? Niente affatto, è un vero e proprio trend, se si pensa che Rui Patricio non ha subito gol in ben 15 occasioni.

La svolta, probabilmente, è stata resa possibile anche dal recupero totale di Chris Smalling. Il difensore inglese, dopo una prima stagione straordinaria, l’anno scorso era rimasto vittima di una serie di contrattempi fisici che ne avevano minato il rendimento. Anche l’attuale annata non era cominciata nel segno della buona sorte, ma da dicembre in poi Smalling aveva ritrovato la piena condizione, facendo lievitare contemporaneamente il proprio rendimento e quello della squadra.

Tutto questo, grazie alla conferma della difesa a tre, che Mourinho ha più volte esplicitamente ammesso di non amare, ma che ha capito essere gradita alla squadra. Tra l’altro, nell’unico caso in cui aveva provato un ritorno al passato – in Coppa Italia contro il Lecce, in cui aveva varato un 4-3-3 – l’esito era stato a dir poco infelice, così da far tornare in fretta al passato.

Un altro puntello alla rinascita è stato rappresentato anche dalla crescita costante di Marash Kumbulla, che ieri ha messo all’asta per beneficienza la maglia della sua cinquantesima presenza in giallorosso. Il difensore albanese è stato apertamente elogiato dal tecnico, che ha trovato in lui davvero quel giocatore affidabile in grado di sopperire alle assenze, a turno, di Giancluca Mancini e Roger Ibanez.

In questa crescita della retroguardia, ovviamente, non ha un ruolo secondario Rui Patricio, il portiere portoghese che l’Italia potrebbe trovare sulla sua strada nella rincorsa al Mondiale. Al netto di qualche sporadico errore, la sua è stata una stagione senz’altro positiva, confermando la scelta della dirigenza di spendere per lui, nonostante i 33 anni, oltre 11 milioni (più bonus).

Ma il general manager Tiago Pinto, con la benedizione di Mourinho, ha già guardato avanti, assicurandosi Mile Svilar, 22 anni, terzo portiere del Benfica, che a giugno sarà svincolato. Il ragazzo, nato ad Anversa ma di nazionalità serba, nei piani dovrebbe crescere nell’ombra di Rui Patricio, consentendo fra un paio d’anni un passaggio generazionale che a quel punto potrebbe essere indolore. Una cosa è certa: la firma di Mourinho sulla Roma del presente e del futuro dovrà avrà la stessa declinazione. Scegliere la solidità difensiva per costruire le ambizioni che verranno. Da adesso in poi crederci sarà senz’altro più facile.



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