ULTIME NOTIZIE AS ROMA TORINO MOURINHO – Ci sarà da soffrire. E Mourinho lo sa bene, perché conosce la qualità e la determinazione di questo Torino. E sa che la sua Roma viene sì da due belle vittoria contro Genoa e Zorya, ma ha anche una situazione spinosa da dover risolvere in mezzo al campo, dove mancherà la coppia titolare (Veretout-Cristante) e la loro prima alternativa (Villar), scrive La Gazzetta dello Sport.
Di più, Mou conosce anche le insidie di una squadra che difende a uomo a tutto campo, che non ti fa respirare e ti concede pochissimo. «Il Torino è una squadra che difende molto bene, ha uno stile proprio seppur non esclusivo, perché in quel modo giocano anche altre squadre – dice l’allenatore della Roma -. Di certo loro sono un bell’esempio di questo stile difensivo. Non concedono tanto, sarà una partita difficile. E servirà grande qualità offensiva per fare gol e creare occasioni». Ecco, il punto sarà proprio questo, cercare di creare più occasioni possibili e capitalizzarla al massimo.
Ed è per questo che Mou dovrebbe affidarsi ancora alla coppia Zaniolo-Abraham, che giovedì scorso ha abbattuto la resistenza dei modesti ucraini dello Zorya. Per vincere oggi servirà un grande Abraham, che dovrà però essere bravo a smarcarsi bene, ad uscire dalla morsa difensiva del Torino (che ha la seconda miglior difesa della Serie A, dopo quella dell’Inter), ad andare a guadagnarsi spazi dove giocare, possibilmente fronte e non spalle alla porta.
Mou anche prima dello Zorya era stato chiaro: «Sono contento di lui. Certo, quando sei l’attaccante di una squadra che crea tanto di solito segni di più. Ma Tammy lavora tanto per la squadra, non è un problema. Ha imparato ad avere una dimensione come giocatore di squadra che magari prima non aveva. Presto o tardi arriveranno più gol e a quel punto avrà tutto».
I gol sono arrivati proprio contro lo Zorya, una doppietta che poteva essere molto più ricca, se Abraham non si fosse divorato almeno un altro paio di gol clamorosi. Ecco, il centravanti inglese deve lavorare anche su questo, sulla concentrazione e la cattiveria sotto porta. Finora ha segnato 7 gol (5 però sono arrivati in Conference League contro avversari modesti, solo 2 in Serie A), ma ha anche un conto aperto con la fortuna, visto che ha colpito altrettanti pali. E per togliergli pressione e marcatura, Mourinho schiererà anche oggi Zaniolo come seconda punta. La coppia in Conference ha funzionato bene, la speranza è che succede lo stesso anche oggi.
Del resto la partita della Roma girerà molto intorno alla scelta del modulo, con Mou che ha l’opzione di confermare la difesa a tre (o a cinque che si voglia) oppure tornare al modulo a quattro. «La situazione migliora, con il rientro di Vina adesso abbiamo la possibilità di giocare in entrambi i modi – ha detto ieri lo stesso Mou -. Anche se il problema ora è a centrocampo, dove ci mancheranno tre giocatori come Cristante, Veretout e Villar. Mancini centrocampista? Può essere un’opzione come mediano, anche perché ora abbiamo a disposizione tutti e 4 i centrali. Ibanez già si è sacrificato come terzino sinistro e magari in futuro lo farà anche a destra. Se serve lo farà anche Mancini, abbiamo giocatori multifunzionali come lui, Cristante, El Shaarawy e Mkhitaryan. Multifunzionali non solo a livello di sacrificio, ma per qualità e disponibilità».
Ecco anche perché la gente si è stretta intorno a questa Roma ed a Mourinho, perché nota che la squadra vuole fare un certo percorso, tende anche a sacrificarsi per arrivare alla meta. «La passione dei tifosi giallorossi già la conoscevo prima di arriva quei. Nella mia prima esperienza in Italia non c’era paragone con il calcio inglese dove è sempre tutto esaurito, a prescindere dalle condizioni metereologiche. Adesso trovo piacere a vedere il nostro stadio sempre con un’energia positiva, a prescindere dai risultati. I tifosi sanno che allo stadio troveranno sempre una squadra che gioca anche per loro. Con Torino e Inter sarà ancora più bello. Noi siamo una squadra che gioca sempre fino alla fine per raggiungere il traguardo». E sarà così anche oggi, faccia a faccia con il Torino.
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