Tammy Abraham

ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – È l’ora delle scelte. Una o due punte, difesa a tre o a quattro, Cristante centrale difensivo o nuovamente a centrocampo: tocca a Mourinho decidere. L’emergenza sicuramente non lo agevola, scrive Il Messaggero.

La situazione in difesa (out Viña, Calafiori, Spinazzola, Smalling con Kumbulla, alle prese con un affaticamento muscolare, che effettuerà un provino domani) più le condizioni di Pellegrini (ancora ieri ha lavorato a parte ma va verso il forfait), non lo aiutano. L’orientamento di José è comunque quello di continuare con l’esperimento delle due punte. Il motivo è semplice: per trasformare “Abraham in mostro” (copyright dello Special One), affiancargli un attaccante è la soluzione ideale.

La gara di Venezia lo conferma. Se nelle ultime uscite il centravanti aveva faticato a tirare addirittura in porta, nei 90 minuti in laguna Tammy ha segnato un gol, colpito un palo, si è procurato un rigore (annullato dal Var per un tacco di Pellegrini in fuorigioco), iniziato l’azione della rete di Shomurodov e sfiorato a più riprese la doppietta. Semplicemente un altro

In passato lo Special One ha optato per questo modulo quando le sue squadre si trovavano in difficoltà. Era accaduto con il Manchester United ma soprattutto con il Tottenham. Sono stati tuttavia sempre degli esperimenti parziali, legati ad un arco temporale abbastanza limitato. Portarlo avanti alla Roma, tra l’altro, potrebbe andare incontro ad una controindicazione. In estate infatti la squadra è stata costruita per giocare con il 4-2-3-1. Ergo, è ricca di trequartisti.

Pellegrini a parte (insostituibile per il tecnico), nel 3-4-1-2 Zaniolo e Mkhitaryan farebbero fatica a ritagliarsi un ruolo (a Venezia solo Nicolò è entrato in corsa). Lusso tecnico che a Trigoria non possono permettersi. Per continuare con l’opzione delle due punte, magari non domenica viste le defezioni, al vaglio in futuro c’è il 4-3-1-2. In quest’ottica, sarà fondamentale il mercato di gennaio e l’arrivo di un altro centrocampista.

Tornando al presente, e dunque alla gara di Genova, domani sarà la giornata chiave per capire l’assetto della squadra. Tutto dipenderà dai provini che attendono Kumbulla e Pellegrini. Improbabile il recupero del capitano, si spera in quello del difensore. Averlo infatti a disposizione, permetterebbe a Cristante di restare in mediana.

In caso contrario il nazionale azzurro slitterebbe dietro, da decidere il partner di Veretout (Villar in vantaggio), e ballottaggio nel ruolo di trequartista. In estate in un paio di occasioni (ma con il 4-2-3-1) era toccato a Mkhitaryan. Con il Bodo/Glimt, José a inizio ripresa ha provato Zaniolo, lasciando l’armeno negli spogliatoi. Esperimento che non ha dato responsi positivi.



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