Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Non è un mistero che il silenzio annunciato e praticato da José Mourinho sia di quelli che fanno rumore, anche perché può essere facilmente manipolabile a seconda delle tesi che si vogliono dimostrare. Come riferisce La Gazzetta dello Sport mentre la Serie A lentamente sgrana le prime dichiarazioni dei propri tecnici, non passa inosservato che l’allenatore portoghese dica: “Parlerò solo il 13 agosto”, cioè alla vigilia dell’inizio del campionato.

Lo ha affermato allo sbarco a Fiumicino dopo le vacanze, ma il suo è stato solo il primo passo di una strategia più a lungo raggio, che forse solo oggi potrebbe essere parzialmente interrotta. Ovvero, per decisione dello Special One la Roma che sta nascendo finora è stata completamente blindata.

Che gli allenamenti siano a porte chiuse ormai non è più una sorpresa (in quasi nessuna squadra di vertice) che persino le prime amichevoli non si possano vedere non è un fatto nuovo (alla Roma era già successo anche lo scorso anno), ma che lo stesso club non possa produrre foto di lavoro è quasi una primizia. Persino i video si sono fermati sulla soglia del terreno di gioco, nonostante le tante assenze (mancano i nazionali) e la fisiologica incompletezza della rosa non possa lasciar spazio a insegnamenti tattici di grande profondità.

Mourinho ha scelto questa strada. Per quale ragione? Due spiegazioni. La prima è estremamente pragmatica. Viste le assenze di tanti fra quelli che comporranno la nuova rosa (i nazionali ancora in vacanza, ma anche gli acquisti che arriveranno), al gruppo di prima squadra sono stati aggregati tanti giovani della Primavera. Naturalmente assai talentuosi, ma il tecnico portoghese non gradisce che abbiano una sovraesposizione mediatica eccessiva, non in linea col ruolo che saranno a ricoprire nella prossima stagione. Anche questa, in fondo, è una forma di tutela, che Mourinho esercita a modo suo.

Il secondo motivo, che riguarda le conferenze, è più sottile eppure comprensibile. Lo Special One ritiene (non a torto) che qualsiasi domanda rivolta sia a lui che ai calciatori giallorossi verterebbe essenzialmente intorno a due argomenti: il mercato e quanto sia stato bello per la Roma tornare a vincere dopo 14 anni di astinenza. Il rischio è che sul primo argomento ogni dichiarazione possa essere utilizzata in modo non consono, mentre sul secondo José non vuole guardare indietro, ma pensare al futuro. Desidera che la Roma non si sieda sugli allori, ma sia stimolata ad alzare l’asticella per fare ancora meglio.

Perciò il mantra a Trigoria è solo uno: silenzio e lavoro per alimentare nuove ambizioni. Che oggi verranno messe alla prova dalla prima amichevole stagionale. L’avversario è il Trastevere, squadra storica della Capitale, che farà da sparring partner ai lupi di Mourinho a caccia del primo boccone.



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