Josè Mourinho

AS ROMA NEWS LECCE MOURINHO – «Un buon pareggio» . Mourinho vede il bicchiere mezzo pieno dopo l’1-1 della Roma sul campo del Lecce. Un punto che ferma la corsa Champions dei giallorossi, che raggiungono il Milan in classifica accorciando ancora di più la lotta per i primi 4 posti, scrive La Repubblica.

«È stata una partita difficile e intensa – l’ammissione del portoghese – Dal nostro atteggiamento e dalla nostra frustrazione negli ultimi minuti si è visto che non è stato il risultato che volevamo». Dovevano essere tre punti, ma stavolta nessun colpevole interno: «Il campo era orribile. I giocatori hanno avuto tanti problemi a giocare di prima e la palla si impennava. Così è difficile fare calcio di qualità. Per questo non dico nulla di negativo sia individualmente che a livello di collettivo. Non è il risultato che volevamo ma è un punto in più, non due persi».

Campo colpevole, tanto quanto l’ennesimo tifoso della Roma che da avversario gioca la partita perfetta. «Il portiere ha fatto delle grandi parate. Merito a lui», il commento tra il seccato e l’oggettivo di Mourinho. Memore forse di quanto accaduto un anno fa nel pareggio casalingo contro la Sampdoria. Protagonista anche allora Wladimiro Falcone, autore ieri pomeriggio di quattro parate fondamentali su Abraham ed El Shaarawy. «Tammy ha giocato bene, ha fatto un’ottima partita – la difesa di Mou all’inglese – L’ultima cosa che dico ai miei è di accusare qualcuno per un errore individuale. In queste partite non avrai mai 10 palle gol, ne costruisci 2 o 3 e devi fare gol».

La Roma ne ha fatto uno solo con Paulo Dybala (8° in Serie A), tornato sul dischetto del rigore tre mesi dopo l’ultima volta. Ancora contro il Lecce. Ma non è bastato. Nemmeno a placare il rammarico dei giocatori: « Mi è anche piaciuto sentire gente non felice nello spogliatoio. – continua Mou – Per me significa tanto. È un punto difficile, fuori casa e la gente non è contenta. È fantastico. È una evoluzione nella mentalità dei miei giocatori. Due o tre anni fa avremmo fatto zero punti» . Una lettura positiva che fa il paio con la classifica ancora in piena corsa Champions: «Abbiamo gli stessi punti del Milan e non ce lo aspettavamo a inizio anno».

Quello che forse si aspettava Mou era l’arbitraggio di Aureliano, colpevole secondo il portoghese di alcuni errori: «La partita era difficile per tutti, anche per l’arbitro. Certo, c’era il secondo giallo per Strefezza che potava cambiare la partita. Ma secondo me ha fatto del suo meglio» . Un modo furbo per sottolineare un errore tecnico, colto dallo stesso Aureliano durante l’intervallo, beccato dalle telecamere nel sottopassaggio a dispensare complimenti al portoghese. «Se uno diventa un grande senza giocare a calcio» è questione di mentalità. A metà tra il rispettoso e l’ironico dopo un primo tempo molto polemico.

Da Lecce però la Roma torna almeno con una buona notizia. Il ritorno in campo di Wijnaldum, dopo 181 giorni: «Sono felice, ma servirà tempo per tornare ai miei livelli». Quelli ritrovati da Belotti: «Sta raggiungendo una condizione fisica che gli permetterà di essere utile. – chiude Mou – Perché ora inizieranno le difficoltà giocando tre partite a settimana». Giovedì si torna in campo a Salisburgo per l’andata del playoff di Europa League.



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