AS ROMA NEWS EL SHAARAWY – È già vigilia, è già speranza. Più in basso di così c’è solo da scavare direbbe Daniele Silvestri, cantante-tifoso, eppure la Roma deve scuotersi in fretta per evitare di peggiorare la situazione. Domani Mourinho ha bisogno assoluto di battere il Frosinone allenato dal grande ex, Eusebio Di Francesco. Solo così potrà placare il malcontento popolare e conservare il consenso del pubblico, scrive il Corriere dello Sport.
Ieri il rientro a Trigoria è stato piuttosto ordinario. Non ci sono state sfuriate dell’allenatore né confronti tra i giocatori, anche se l’umore della banda non era allegro. La linea del gruppo è sempre la stessa: bisogna lavorare di più e meglio, senza porsi troppe domande, perché prima o poi la ruota girerà. Certo si avverte una certa divergenza di vedute con Mourinho, che ha evidenziato la mancanza di spirito di squadra a Genova.
Pellegrini, intervistato poco dopo come rappresentante di spogliatoio, ha assicurato il contrario: se le prestazioni sono disastrose e i risultati deludenti non dipende dall’atteggiamento, ma da un periodo storto. Soltanto le vittorie quindi possono allineare nuovamente le visioni, cancellando o almeno oscurando certe crepe interne. Capita spesso nello sport.
Intanto Mourinho studia novità obbligate dopo la sconfitta di Marassi: l’infortunio di Llorente, che rivedremo dopo la sosta di ottobre insieme a Smalling e Renato Sanches, rilancia l’attenzione sulle carenze strutturali della difesa. Le strade per coprire il buco – il quinto centrale è il lungodegente Kumbulla – sono essenzialmente due: la conferma della difesa a tre, abbandonata nella ripresa contro il Genoa, con l’inserimento fuori ruolo di uno degli esterni destri, cioè Kristensen, Karsdorp o Celik, e l’accentramento di Mancini; oppure la virata sul 4-3-3 con Mancini-Ndicka coppia centrale, il ritorno di Karsdorp a destra e la probabile conferma di Spinazzola a sinistra. Una decisione verrà probabilmente presa dopo l’allenamento di rifinitura, al quale parteciperanno tutti i calciatori convocabili.
In ogni caso Cristante sembra destinato a riprendere il suo posto in mezzo, nel nuovo ruolo di interno destro, con Paredes ancora in regia e Pellegrini come terzo elemento del centrocampo. Davanti invece potrebbe ritrovare un posto El Shaarawy nel ruolo naturale di ala sinistra, con Dybala che partirà dall’altro lato e Lukaku nel mezzo. L’obiettivo è fornire più palloni possibili al centravanti, che a Marassi ha potuto calciare in porta solo una volta, quando ha segnato in fuorigioco.
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