Josè Mourinho

AS ROMA NEWS LECCE MOURINHO DYBALA INFORTUNIO – Non c’è voglia di festeggiare la vittoria nella testa di Mourinho ed il motivo è strettamente legato alle condizioni fisiche di Paulo Dybala ed a quella smorfia dell’argentino sul rigore decisivo, scrive La Gazzetta dello Sport. Paulo ha sentito tirare il quadricipite sinistro proprio mentre calciava (oggi sono previsti per lui gli esami strumentali) e le parole di Mourinho, a fine gara, non fanno presagire niente di incoraggiante per il futuro più o meno imminente.

Come sta Dybala? “Preferisco dire male, per non dire molto male male – dice l’allenatore della Roma -. Nel caso di Celik giovedì scorso avevo detto male male e poi per fortuna è stato solo male, speriamo sia così anche in riferimento a Dybala. Ma per l’esperienza che ho e per quello che mi ha detto Paulo penso che sia difficile rivederlo in campo prima del 2023″. E la cosa sarebbe ovviamente devastante per la Roma, ma anche per Dybala che in caso rischierebbe anche la sua partecipazione al Mondiale in Qatar.

“Il brutto è che perdiamo un giocatore a partita”, affonda il colpo Mourinho. E in mezzo, infatti, c’è anche il problema occorso a Zaniolo, che ieri è stato costretto ad alzare bandiera bianca a fine primo tempo ed a lasciare il campo per un colpo subito alla testa. “Non vedeva niente, era tutto solo buio”, dice Mou commentando la sua sostituzione. Ed infatti dall’Olimpico Nicolò è andato subito a fare degli accertamenti clinici per un presunto trauma cranico, con la tac che però non dovrebbe aver manifestato complicazioni, visto che alla fine l’attaccante è tornato subito a casa sua.

Resta invece la preoccupazione per Dybala, quella sì, che comunque si sentiva affaticato prima della partita, anche se non avvertiva dolori particolari. “Ma io non faccio giocare calciatori che sono a rischio – commenta lo stesso Mourinho – Chi non è al cento per cento con me non gioca. E Paulo stava bene, pronto per giocare questa partita”.

Ed allora i problemi sono emersi un po’ ovunque, anche per le poche possibilità di cambiare scelte e giocatori, legate proprio agli infortuni. “Giocando ogni tre giorni la squadra è stanca, possiamo cambiare solo 2-3 elementi e non 7-8 come altri – continua l’allenatore della Roma – L’assenza di Wijnaldum per noi è drammatica. Dopo le partenze di Mkhitaryan e Veretout era lui il giocatore che doveva dare ritmo in mezzo al campo. Cristante e Matic sono troppo simili, Camara non ha esperienza e quando è arrivato era indietro. Senza Gini siamo in difficoltà, questa è la verità. Speriamo solo di recuperarlo per gennaio, esattamente come spero di recuperare presto anche gli altri giocatori che in questo momento sono fuori”.



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