ULTIME NOTIZIE AS ROMA FIORENTINA MOURINHO – La parola d’ordine è pragmatismo. Mourinho la usa spesso, la infila in tutti i suoi pensieri, ne fa quasi un mantra. Insieme ad un altro concetto che l’allenatore portoghese sottolinea spesso che è poi quello del tempo. Ecco, pragmatismo e tempo sono i due binari su cui Mourinho sta costruendo la sua Roma, scrive La Gazzetta dello Sport.
Uniti da un filo comune che è poi quello della voglia di vincere. «E vogliamo farlo già con la Fiorentina», dice il tecnico della Roma, alla vigilia del suo ritorno ufficiale nel campionato italiano. L’ultima sua panchina in Serie A fu il 16 maggio 2010, 4.116 giorni fa, in quel Siena-Inter 0-1 in cui il gol di Diego Milito gelò i sogni giallorossi di vincere lo scudetto, con circa ventimila tifosi della Roma a Verona, per la gara contro il Chievo.
Adesso quella passione e quell’amore Mourinho invece di «gelarli» li vuole riscaldare. Trovando subito il modo più giusto. «I tifosi possono aiutare, ma anche giocare – dice lo Special One –. È un modo diverso di andare allo stadio. Sono stato a Roma da avversario e ho capito la passione di questa gente, che tra l’altro non va allo stadio da più di un anno. E se i tifosi giocheranno con noi, per la Fiorentina sarà più difficile portare a casa dei punti». Succederà, anche perché a ieri erano stati venduti oltre 26mila biglietti sui 32mila disponibili, ma è molto probabile che oggi possano andare esauriti anche quei 6mila tagliandi che sono ancora a disposizione.
Mourinho, del resto, sa bene come toccare le corde giuste. Nella squadra, ma anche nella gente. Esattamente come sa che la sua Roma parte inevitabilmente dalle retrovie, vista anche la classifica finale della scorsa stagione. «Il tempo è la parola chiave del nostro progetto, quello per cui sono a Roma. Mi nascondo dietro questo concetto. Ma non per il profilo del club, che è un club gigante, al pari di tanti altri dove sono stato prima. Ma quando sono arrivato al Chelsea, all’Inter o al Real Madrid l’idea era chiara ed era quella di vincere subito. La Roma invece è in una situazione diversa, non vince da tanto, la realtà crudele è questa».
Eccolo lì, allora, il concetto del tempo, che poi Mourinho utilizza anche per il mercato, dove Pinto sta cercando la soluzione giusta per dargli anche l’atteso centrocampista in più. «Abbiamo tempo per fare qualcosa in più – continua Mou – Adesso, a gennaio o nella prossima stagione. Ma con il mercato di reazione che ha fatto la società dopo le perdite inattese di Spinazzola e Dzeko, non sono in grado di mettere pressione al club. Lavoro con quello che ho a disposizione. E punteremo a vincere sempre, sia che si giochi contro la Fiorentina, l’Atalanta, l’Inter o la Juventus».
Ed allora, dopo la vittoria di Trabzon e visto che giovedì ci sarà il ritorno del playoff di Conference League, possibile che oggi Mou cambi qualcosa. Magari in mezzo al campo, dove potrebbe riposare uno tra Veretout e Cristante per mettere dentro Diawara. O anche in difesa, con Ibañez che in Turchia è stato il migliore, ma che potrebbe essere utile anche giovedì per arginare la velocità di Gervinho.
Ed allora potrebbe andar dentro Kumbulla, magari per contrastare dal punto di vista fisico uno come Vlahovic, anche sui palloni alti. O, ed è un’altra soluzione, potrebbe fermarsi uno come Viña, dando spazio sulla fascia sinistra a Calafiori. Davanti, invece, dovrebbe essere confermato Shomurodov al centro dell’attacco, con l’ubzeko che viene da tre gol nelle sue prime tre partite in giallorosso.
La speranza di Mou, ovviamente, è quella di vincere, giocando bene. Ma per giocare bene servirà un campo nettamente diverso da quello visto contro il Raja Casablanca, quando l’erba sembrava «sabbiosa», le giocate erano difficili e Smalling si è fatto male (lesione alla coscia sinistra).
«Difficile paragonare i campi italiani con quelli inglesi, lì il clima favorisce la loro qualità – chiude l’allenatore della Roma –. Non mi sento di dire che ci sia una correlazione tra le condizioni non buone del campo e l’infortunio di Chris, sarebbe un pensiero cattivo. Di certo il campo non stava bene, dubito che stasera possa essere bello, ma ho fiducia nella professionalità e nell’orgoglio della gente». Il messaggio è diretto ed era già arrivato nei giorni scorsi via instagram, dal suo profilo. Mou non lascia nulla al caso. Nonostante tempo e pragmatismo.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA