AS ROMA NEWS MOURINHO – Roma ha adottato José Mourinho. Lo ha coinvolto e assorbito, lui si è lasciato stregare dalla bellezza della città, dal calore della sua gente. E l’ha fatta diventare casa. Se l’amore per l’Inter sarà eterno, quello per Roma (e la Roma) è appena sbocciato. Lo Special ci ha messo poco a integrarsi , ha scelto di andare a vivere ai Parioli e non nella zona dell’Eur (dove ha il dentista) certamente più comoda per raggiungere il centro sportivo di Trigoria, scrive Il Messaggero.
Abitare in un quartiere centrale significa vivere la città e suoi abitanti, uscire di casa e trovarsi a fare una passeggiata a Villa Borghese. Mangia spesso in un ristorante in viale Parioli, non frequenta le vie dello shopping, ma visita luoghi d’arte (a luglio è andato ai Musei Capitolini) e di culto (piazza San Pietro). Approfitta della mascherina per muoversi senza essere riconosciuto, lo fa principalmente la sera sia per mimetizzarsi meglio nel buio, sia perché a Trigoria ci resta anche 12 ore. Non è un allenatore che non vede l’ora di scappare dal centro sportivo per raggiungere la famiglia. Anche perché moglie e figlia trascorrono molto tempo a Londra e questo gli permette di vivere a 360 gradi il centro tecnico.
Arriva la mattina intorno alle 8.30 accompagnato dall’autista, anche quando l’allenamento è il pomeriggio. Tutti nel Fulvio Bernardini ci hanno scambiato una battuta: dalle ragazze della reception a chi si occupa della comunicazione social. Trigoria è diventata la sua seconda casa, ci resta a dormire anche tre o quattro volte a settimana, chi ci lavora lo vede spesso girare in ciabatte a testimonianza che è diventata un luogo amico in cui poter essere sé stessi.
All’interno dispone di due uffici, uno al primo piano e uno al livello dei campi, riuscendo a mitigare qualche imposizione arrivata dall’alto, legata a precisi percorsi interni da seguire per i dipendenti. Ama prendere il sole a bordopiscina, ha fatto installare un maxischermo sul campo per rivedere le azioni e usa spesso il drone durante l’allenamento. Tutti ricordano quando ha ospitato un tifoso siciliano arrivato da Palermo che si era appostato per una settimana davanti all’ingresso. Hanno pranzato insieme, chiacchierato e scattato foto ricordo.
Mourinho è così, rigoroso e ostinato quando c’è da difendere il suo lavoro, indulgente e tollerante nella vita privata. «L’amore per l’Inter sarà eterno, ma adesso Roma è casa mia», ha detto l’ultima volta che ha affrontato i nerazzurri. Magari, fra qualche tempo, anche la Roma riuscirà a rubargli un posto nel cuore.
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