AS ROMA NEWS PISILLI MANNINI BOVE MOURINHO – Con i 6’ giocati contro lo Sheriff da Mattia Mannini, classe 2006, Mou ha fatto 13. Non al Totocalcio, ma come numero di ragazzi che ha fatto esordire in prima squadra. Una quantità impressionante per un tecnico che in carriera è stato abituato a lavorare con campioni affermati e non con giovani da far crescere, scrive il Corriere della Sera.
«Questa nuova dimensione mi piace», ha avuto modo di dire lo Special One in più di un’occasione, rivendicando il suo lavoro di scopritore di talenti che hanno portato alla Roma forze fresche in termini tecnici ma anche nuova linfa per il bilancio.
Nel primo anno sulla panchina della Roma, Mourinho lanciò Felix: una doppietta a Marassi contro il Genoa, con un paio di scarpe regalate per mantenere una promessa, poi qualche apparizione non indimenticabile prima della cessione alla Cremonese (dove si trova ora) per circa 9 milioni, bonus compresi.
Poi, in ordine sparso, è toccato a Volpato e Missori (entrambi al Sassuolo per 10 milioni complessivi), Tahirovic («Un mio pallino», ha detto giovedì sera Mou) che è finito all’Ajax per 8,5 milioni, Faticanti (al Lecce per 1,5 milioni più bonus e 35% della futura rivendita). Il polacco Majchrzak è tornato in patria e gioca (ma ora è infortunato) nel Puszcza Niepolomice.
Keramitsis, Pagano, D’Alessio, Cherubini, Joao Costa, Mannini e Pisilli fanno la spola tra la Primavera e la prima squadra. Con il gol realizzato giovedì sera contro lo Sheriff, il centrocampista è il 433° marcatore nella storia della Roma e il 152° nelle coppe europee moderne. Sotto la guida di Mou, invece, sono 5 i calciatori provenienti dal vivaio che sono andati a segno tra i professionisti.
Prima di Pisilli c’erano riusciti Felix, Volpato, Zalewski e Bove. Gli ultimi due non hanno esordito con il portoghese, ma con lui si sono affermati e sono cresciuti al punto di meritare rispettivamente la nazionale maggiore polacca e l’Under 21 italiana. Ieri per Bove è stata una giornata speciale: è arrivato infatti l’annuncio del prolungamento del contratto fino al 2028.
«Questo rinnovo – le sue parole – significa molto: sono entrato alla Roma che ero un bambino e ancora oggi mi emoziono nel ricordare il mio primo ingresso al Fulvio Bernardini». Soddisfazione anche per Tiago Pinto: «Edoardo incarna i principi che vorremmo sempre trasmettere ai ragazzi del nostro vivaio, perché indossa la maglia della Roma con senso di orgoglio e responsabilità».
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