Josè Mourinho

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO MOURINHO«Durante la pausa io e Sarri non rideremo e non piangeremo, è questo il significato del nostro pareggino». Si accontenta, alla fine, José Mourinho: la gara con la Lazio avrebbe potuto rilanciare le ambizioni romaniste, ma anche regalare al portoghese una sosta di polemiche, scrive il Corriere della Sera.

Dopo il fischio finale lo Special One si è concesso un abbraccio con il suo rivale Sarri, con cui in settimana aveva polemizzato a distanza. «Sarri con me è sempre simpatico, abbiamo scherzato su quello che ci siamo rivolti in settimana. Ci vogliamo bene ed è vero: a fine partita abbiamo detto che nessuno dei due durante la pausa sorriderà né piangerà».

Dopo la sconfitta in Europa League contro lo Slavia, i giallorossi erano chiamati ad una reazione d’orgoglio. L’approccio è stato corretto, ma non è bastato per ottenere i tre punti. «Noi giochiamo per vincere, è stato un pareggio positivo perché è meglio della sconfitta, poi quando giochi contro una squadra del tuo livello e non perdi significa che non lasci tre punti in uno scontro diretto. Non ci è mancata l’ambizione ma un po’ di freschezza: abbiamo avuto il controllo della partita».

Il bicchiere secondo Mou è mezzo pieno. «Siamo a tre punti dal quarto posto, per me il campionato è iniziato alla quarta giornata e nonostante tutto siamo vicini alla zona Champions. Abbiamo fatto una prova disastrosa con il Genoa, poi siamo stati in linea con il nostro potenziale, danneggiato dall’assenza di Smalling, Pellegrini e con Sanches a mezzo servizio».

I primi cambi sono arrivati a pochi minuti dalla fine. «Hanno giocato quelli che stavano meglio: i tre di centrocampo avevano gambe, cuore, testa e anima per giocare questa partita. Sapevo che i due quinti avrebbero potuto avere difficoltà ma avevo alternative, mentre in difesa non ci sono. E quando l’arbitro, solo con noi, ha ammonito Mancini e Ndicka dopo 20 minuti siamo andati in difficoltà ed è cambiato il nostro modo di giocare. Dopo quei gialli ho detto a Karsdorp di non fare uscite per non metterli in difficoltà: Pedro è un grande giocatore ma poteva fare nuoto, perché si butta come se fosse in piscina. Immobile doveva essere espulso: con le sue proteste ha dominato Massa, per la stessa cosa Mancini a Milano è stato ammonito. È vero che sono due partite diverse, ma è lo stesso campionato e non va bene. Dybala? Ha fatto un bel lavoro per noi, ha dato sicurezza alla squadra, abbiamo bisogno della sua classe soprattutto contro una squadra come la Lazio. Forse potevo cambiarlo prima ma per noi Paulo è fondamentale».

Durante la sosta Mourinho proverà a recuperare le forze. «Abbiamo le condizioni per migliorare, spero di avere nella disponibilità questi giocatori che hanno una storia clinica, lavoriamo tutti per rimetterli in buona condizione. Vediamo se nei prossimi giorni torneranno. Le critiche? Mi lasciano indifferente, io sono esigente con me stesso e anche se avessimo vinto 5-0 non avrei dimenticato la partita contro lo Slavia Praga».



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