Rassegna stampa
Mourinho frena per il momento il Portogallo: il futuro in estate ma con indennizzo
AS ROMA NEWS MOURINHO PORTOGALLO – A vederlo ieri in campo, ad Albufeira, si è capito anche facilmente perché ha detto “no, grazie”. José Mourinho è troppo concentrato sulla Roma, sulla ripresa e sulla volata verso la Champions dei giallorossi. Ed è troppo meticoloso e preciso come persona e come allenatore per pensare di poter fare al meglio un doppio incarico, con tutto ciò che ne consegue, come quello appunto di allenatore di un club e selezionatore di una nazionale, scrive La Gazzetta dello Sport.
Ed allora la Fpf (la Federacão Portuguesa del Futebol) dovrà aspettare ancora un po’ per sperare di poterlo vedere sulla panchina della nazionale lusitana. Ci aveva già provato nel 2013, quando era al Chelsea, ricevendo un gentile diniego. Stavolta è arrivato anche il secondo, seppur poi le speranze di un sì anche in Portogallo non è che fossero molte.
Mourinho ha deciso quindi di continuare a pensare solo ed esclusivamente alla Roma. A cui lo lega un contratto fino al 2024, con il club giallorosso che difficilmente gli avrebbe comunque concesso di svolgere il doppio incarico, considerando anche che la Roma da qui a giugno potrebbe anche dover giocare ogni tre giorni, nel caso in cui vada avanti nelle due coppe (l’Europa League e la Coppa Italia).
Curioso anche come in Portogallo i due principali quotidiani sportivi abbiano trattato la notizia in modo completamente diverso: il nulla per “Record”, che non gli ha dato la minima credibilità; l’apertura del giornale per “A Bola”, che invece ne ha fatto un cavallo (perdente) di battaglia. Forse anche sulla scia di un sondaggio lanciato online dove il 53,8% dei tifosi aveva espresso la preferenza verso Mourinho nuovo ct (al cospetto di un 25,5% che si è invece espresso negativamente e un 20,7% che ha detto di preferire un’altra soluzione).
Di certo c’è che Fernando Santos è stato sollevato dell’incarico e che il prossimo selezionatore potrebbe essere quindi Rui Jorge, attuale c.t. del Portogallo Under 21. A salutare il vecchio ct ci ha pensato un altro giallorosso, Rui Patricio, così: “Grazie per tutto quello che hai fatto, in questi anni il Portogallo ha fatto la storia con gli Europei e la Nations League. Ti saremo eternamente grati”.
Ma poi, al di là della mancata volontà di Mourinho di dedicarsi contemporaneamente a due anime così diverse come quelle di un club e di una nazionale, come si sarebbe potuta incastrare la cosa? Difficile immaginarlo, proprio anche per la mancata volontà della Roma di prenderla in considerazione. Anche perché Mou dalla Roma arriva a prendere quasi 8 milioni di euro netti all’anno e per liberarlo, comunque, i Friedkin avrebbero voluto un indennizzo, come succede oramai da più parti anche per gli allenatori. Indennizzo, però, a cui la federazione portoghese avrebbe poi dovuto aggiungere proprio l’ingaggio di un allenatore su cui impostare un progetto di almeno 4 anni di contratto (per chiudere il ciclo tra Europei 2024 e Mondiale 2026).
Insomma, anche immaginando delle cifre inferiori a quelle attualmente guadagnate da Mou a Roma, per la federazione portoghese sarebbe stato un investimento mostruoso, almeno allo stato attuale delle cose. Del resto, meno di un mese fa lo stesso Mourinho era stato esplicito, parlando proprio di questa eventuale possibilità: “In futuro forse prenderò anche in considerazione l’idea di fare il commissario tecnico, ma per ora non mi interessa”. Ad oggi è così, in futuro poi si vedrà. Magari già da giugno prossimo, sempre che il Portogallo abbia voglia di aspettare. E anche che Mourinho voglia davvero cambiare in corsa la sua vita.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA