Josè Mourinho

AS ROMA NEWS VENEZIA MOURINHO – La Roma chiude la sua ultima partita della stagione all’Olimpico in un clima surreale. Il pareggio contro il Venezia ha rovinato una festa organizzata da giorni da club e tifosi: in Curva Sud lo striscione «Coronate i nostri sogni di gloria, forza ragazzi scrivete la storia!» con chiaro riferimento alla finale di Tirana. In campo una squadra che era pronta a prendersi gli applausi dei 63 mila sugli spalti. Invece, in tanti sono andati via al fischio finale e quelli rimasti a festeggiare hanno osannato principalmente José Mourinho, scrive Il Messaggero.

Un tecnico che, nonostante i risultati, è riuscito a ridare entusiasmo e speranza alla piazza: circondato da fotografi, telecamere e dagli uomini della sicurezza del club, durante il giro di campo è stato sommerso dall’affetto della gente. Lui ha sorriso, applaudito e con un’emozione visibile è rientrato nella pancia dell’Olimpico: «Questa gente merita tutto. Hanno trasformato un ringraziamento in una festa», ha detto incredulo, dopo che i giocatori avevano lanciato ai tifosi, su iniziativa del club, magliette e gadget.

La sensazione è che José non si aspettasse l’amore incondizionato che il pubblico gli ha riservato in una stagione per nulla esaltante: «Questa gente è incredibile. Quello che ho visto a Roma, si vede a San Siro dopo che Inter o il Milan vincono il campionato. Non penso che nel mondo si veda una cosa del genere se una squadra finisce in classifica nella posizione in cui finiremo noi. Un fenomeno sociale incredibile. Io ho vissuto cose del genere dopo aver vinto il campionato, ma non dopo aver pareggiato in casa o finito nella posizione in cui finiremo noi».

I tifosi della Roma lo hanno conquistato, con lui è nata una forte empatia che può essere alimentata solo con uno sforzo economico della società in sede di mercato estivo: «Di certo non arriverà Mbappé. Ma al di là di quello che succederà, io ho un compromesso con la società e adesso ce l’ho con la gente. Rimango qui, non c’è storia. L’anno prossimo mi piacerebbe fare un grande salto di qualità in modo che possiamo pensare a vincere lo scudetto. Ma non sarà facile, dovremo fare le cose con equilibrio e migliorare».

Realista, ma anche possibilista. José ha capito che la piazza romanista merita di più di un pareggio contro il Venezia alla penultima giornata e il rischio di non giocare le coppe europee il prossimo anno: «Abbiamo fatto tanti tiri, tanti pali, tante palle gol, la percentuale di gol che noi facciamo non è proporzionale a quello che creiamo. Così è stato in tutta la stagione, per noi è sempre difficile fare tanti gol». L’assenza di Zaniolo (affaticamento quadricipite destro), Felix (fastidio ginocchio destro) e Mkhitaryan ha inciso sul rendimento: «Tutti e tre sono infortunati e non so se ci saranno per la finale. Purtroppo, è così: noi stiamo lavorando mentre il Feyenoord è in vacanza».



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