AS ROMA NEWS SHERIFF MOURINHO – Sembra una partita inutile. Persa quasi sicuramente contro il Servette la possibilità di vincere il girone e saltare i play-off con le retrocesse dalla Champions, la Roma chiude il girone di Europa League in casa, contro i moldavi dello Sheriff Tiraspol, con una formazione molto rimaneggiata e pochissime speranze di superare al fotofinish lo Slavia Praga, scrive il Corriere della Sera.
Due le possibilità di finire prima: vittoria giallorossa e sconfitta dei ceki; vittoria della Roma con 5 gol di scarto e pareggio dello Slavia. Con un successo con 4 gol di scarto si dovrebbero controllare le reti totali segnate nel girone.
Nonostante tutto, anche stasera sono previsti più di 60mila spettatori all’Olimpico e per questo Mou chiede ai suoi particolare professionalità: «Lo stadio non pieno, quando e se succederà, sarà una sorpresa negativa per noi. È una motivazione in più. Ai nostri tifosi non interessa chi sia l’avversario e deve valere anche per noi. Dobbiamo vincere per loro, per noi e per il calcio. Dobbiamo pensare che sia ancora tutto possibile».
Lo Special One continua a lanciare messaggi più o meno diretti ai Friedkin sul contratto in scadenza a giugno. Non dice per dire: «Futuro insieme? Non devo pensare a niente. Nella mia testa ho tutto chiaro. Le dimostrazioni mi emozionano, creano più empatia con i tifosi. Ma non devono farlo per me. Sono i giocatori che devono sentire l’appoggio. Comunque li ringrazio».
Obbligato il tema degli infortuni a ripetizione di Dybala: «L’assenza di Paulo si è sentita subito. Ci sono state una partita con Dybala e una senza. Con Dybala in campo, la Fiorentina non era in grado di pressare. Senza di lui dovremo giocare diversamente».
Diversa, del resto, è tutta la Roma di questa stagione rispetto a quella passata: «La squadra con Smalling e Ibañez vinceva più duelli difensivi e segnava qualche gol sui corner a favore. Ora abbiamo più possesso palla. Quando fanno un gol dopo 23 passaggi, le altre squadre meritano post e reel sul sito della Lega Calcio, noi no. Ho letto le dichiarazioni del presidente Viola di 20-30 anni fa e non era diverso».
Chiusura sul mercato di riparazione: «Sarà adatto a quello che possiamo fare. Noi siamo tutti insieme, non è che io voglio una cosa e la società un’altra. Le difficoltà ci sono. Non sono geloso, ma il ManCity ha speso 80 milioni per Philips e ora a gennaio lo manderà via e prenderà un altro. A gennaio vorrei 3-4 giocatori, anche Pinto e il club vogliono migliorare la squadra ma abbiamo difficoltà a farlo. Se arriva un difensore a gennaio io sono già felice. Mi piacerebbe di più? Certo, ma non è possibile. E anche se arriva, poi, abbiamo difficoltà con la lista europea. La situazione è difficile. A me piacerebbe che la gente capisse e mi piacerebbe più onestà sui nostri obiettivi. N’Dicka andrà in Coppa d’Africa dopo il 3 gennaio, Smalling non ci sarà, Mancini è diffidato e infortunato, Llorente resiste. Lì è la nostra difficoltà».
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA