Josè Mourinho

AS ROMA NEWS SAMPDORIA MOURINHO – Il ritorno in panchina in Serie A di José Mourinho dopo le due giornate di squalifica non poteva essere più dolce. La vittoria contro la Sampdoria, il ritorno al gol degli attaccanti e Wijnaldum ritrovato. Il tutto sotto lo sguardo di Dan e Ryan Friedkin, presenti entrambi in tribuna e felici della vittoria, scrive il Corriere dello Sport.

E adesso è chiaramente sempre più atteso l’incontro tra le parti per pianificare il futuro, dopo il sì di Mourinho a proseguire in giallorosso: «Sono contento che siano venuti, meglio ancora se si sono divertiti e se sono andati a casa contenti. Io lavoro per loro», ha dichiarato il tecnico dopo la partita, senza quindi sbilanciarsi sull’agenda del presidente americano. 

E glissando alla domanda sulla sua permanenza: «Io del mio futuro parlo a casa, a volte neanche lì perché mi chiudo in me stesso. Non parlo con amici, non parlo con compagni, non parlo con giornalisti. Quando un mese fa il nostro Ceo (Berardi, ndr) ha detto che resterò, è stata una sua interpretazione. Se il signor Zazzaroni ha detto che resterò, è una sua interpretazione. Vi garantisco che io di questo non parlo con nessuno. La situazione è molto chiara: ho un anno di contratto. Il calcio è il calcio, qualche volta i contratti non sono la cosa più importante. Ma va tutto bene ed è tutto tranquillo». 

Mou ha poi parlato del grande supporto dei romanisti («La gente merita il nostro sforzo, di capire quello che loro sentono. Il loro appoggio è molto bello e importante»), ma anche della sua difesa a Stankovic dopo i cori razzisti: «La Curva mi ha guardato con rispetto. Perché qualche volta sono delle manifestazioni dei tifosi, qualche volta sono delle cose che fanno parte di un circo, che è la partita. Qualche volta non è il riflesso vero di quello che la gente pensa, di quello che la gente sente. Io sono stato insultato mille volte da stadi pieni, ho avuto questo tipo di situazioni, ho dovuto costruire intorno a me un muro di protezione, diciamo così. Deki (Stankovic, ndr), che è un grande uomo, avrà fatto sicuramente lo stesso. Però, a casa ci sono famiglie, figli, amici, e non è una cosa bella. Però, i tifosi della Roma hanno subito capito che nella nostra casa non c’è spazio per questo tipo di manifestazioni e li ringrazio per aver fatto uscire la Roma da questa partita come una grande società». 

Spazio poi alla prestazione dei suoi contro la Sampdoria. Partiti a rilento nella prima frazione di gara, la Roma si è poi espressa al meglio nella ripresa, dopo l’espulsione di Murillo: «Il primo tempo in parità numerica è stato frustrante, perché abbiamo creato ma senza segnare – ha ammesso Mou -. Poi sono arrivati i gol, ma nei successivi dieci minuti non abbiamo avuto l’ambizione di segnare ancora. Poi, ci siamo riusciti e tutto è andato per il verso giusto. Bene Wijnaldum, Llorente mi ha stupito anche per la qualità del suo palleggio. Sulla difesa a quattro non so se la utilizzerò ancora, dipende dagli avversari».



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