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Rassegna stampa

Mourinho, il futuro è sulla lavagna

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AS ROMA NEWS MOURINHO – I primi giorni di scuola si somigliano un po’ tutti. Tra sorrisi, volti abbronzati e buoni propositi, anche il ritorno al lavoro della Roma non è stato da meno. Tra i primi a varcare i cancelli del Fulvio Bernardini non poteva che essere il capobranco, Mourinho, preceduto soltanto da Belotti arrivato a Trigoria poco dopo le 7.30, scrive Il Messaggero.

Un quarto d’ora dopo si è palesato lo Special, seguito alla spicciolata dal resto della squadra (priva dei nazionali che arriveranno il 17). Da Matic, giunto a Trigoria a bordo di un’auto guidata da un autista, a Dybala, tra i più attesi e acclamati dai tifosi fuori dai cancelli che gli hanno chiesto di restare in giallorosso. L’argentino, come gli altri compagni, non si è fermato per foto o autografi. Ma la risposta l’aveva già data domenica sera, al rientro da Londra, rassicurando sulla volontà di non muoversi dalla Capitale: «Sono felice a Roma, resto qui». Parole importanti, senza possibilità di fraintendimento alle quali però dovrà seguire un incontro tra l’agente Antun e il gm Pinto, pronto a rientrare a Roma, dopo gli 8 giorni di relax in Portogallo.

Giornata speciale, quella di ieri, anche per il nuovo rinforzo Aouar, che ha così vissuto il primo vero giorno da calciatore della Roma. Ma la scena, come al solito, se l’è presa subito José (omaggiato, insieme alla squadra, dall’artista Done_Art con dei quadri personalizzati che li ritraggono). Per una volta non gli è servito parlare. È bastato postare un paio di storie su Instagram per infiammare una tifoseria che non ha temuto nemmeno i (quasi) 40 gradi pur di vedere i propri beniamini sfrecciare dentro il centro sportivo.

Indicativa soprattutto la foto nella quale il tecnico ha diviso la rosa a disposizione. Schierata con la difesa a tre, si prendono la scena i soli tre centrocampisti (Aouar, Matic e il giovane Pagano) e l’attacco che al ruolo di centravanti vede Belotti più El Shaarawy. Un modo scaltro per lanciare i primi segnali. Senza polemiche, senza fotografarsi con i piedi sulla scrivania, ma comunque incisivi per chi li vuole cogliere. In primis: con la rosa a disposizione, aspettando i nazionali, in questi primi 7 giorni di lavoro José fatica a schierare un undici con i giocatori impiegati nei loro ruoli preferiti (la rosa è posizionata con il 3-5-2).

Seconda indicazione: se l’attacco della Roma ha come numeri 9 un centravanti che lo scorso anno ha chiuso il campionato a zero reti e un elemento che la maggior parte delle volte che è stato impiegato, è stato schierato come esterno a tutta fascia, è sinonimo che qualcosa sul mercato andrà fatto. Bisogna però attendere. L’occasione giusta o qualche incastro tra big europee che possa liberare l’attaccante che non ti aspetti.

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Lavagna che se nell’altra metà del campo vede i nazionali in attesa di rientrare (Cristante, Bove, Spinazzola, Ibañez, Celik, Pellegrini, Rui Patricio e Ndicka) sancisce come per Abraham e Kumbulla (nell’angolo alto a destra con i nomi rovesciati) ci vorrà del tempo per rivederli a disposizione. Non compaiono nemmeno Shomurodov, Reynolds, Villar e Viña. Per loro, però, il discorso è diverso. L’avventura alla Roma è conclusa prima di cominciare.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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