Gian Piero Gasperini, Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ATALANTA GASPERINI MOURINHO – Il primo complimento speciale? Dallo Special. In questi ultimi mesi o diciamo pure due anni, da quando la vetrina della Champions ha esposto il suo lavoro sotto le luci migliori, Gian Piero Gasperini non ha fatto collezione solo di record, ma anche di complimenti: dalla metafora del dentista a cura di Pep Guardiola allo specchio che Unay Emery, prima di affrontare l’Atalanta con il suo Villarreal, ha confessato di usare, passando per gli elogi di Zinedine Zidane, Thomas Tuchel e via dicendo. Un plebiscito. Ma José Mourinho, come per diverse altre cose, può dire di essere arrivato primo anche in questo, scrive La Gazzetta dello Sport.

La sua investitura, e aveva già tutto per darne, è datata 26 ottobre 2008, più di 13 anni fa. Mourinho quel giorno stupisce con un taglio di capelli stile marine (si scoprirà poi essere il rimedio ad un errore del parrucchiere…), il Gasp non è imbiancato come oggi e tende ancora al brizzolato. A San Siro si è appena giocata Inter-Genoa e c’è tutta la squadra rossoblù sotto la curva Sud di San Siro, a salutare i suoi cinquemila tifosi.

Nonostante l’ultima mezzora giocata in dieci per la doppia ammonizione di Juric, il Genoa tiene lo 0-0. Un pareggio che non interrompe la striscia personale di Mou, a quota 102 risultati utili di fila, ma quella dell’Inter: in bianco dopo 60 gare in casa attraversate segnando sempre almeno un gol. E il rimpianto per quell’inferiorità va di pari passo con quello per una terrificante traversa colpita da Mesto: il Genoa, come minimo, ha giocato alla pari con la capolista.

A fine partita lo Special One affrontando i microfoni dà una botta di qua e una di là. Quella per i suoi è una specie di tackle a gamba tesa, e gli indiziati sono Cruz, Balotelli e Obinna, entrati nella ripresa: «Chi gioca pensando solo a se stesso presto scoprirà chi sono».

Quella per il collega è una carezza: «Ci tengo molto a fare i complimenti al Genoa e a Gasperini: per sbloccare la partita ho cambiato giocatori, posizioni, tattica; ho provato a variare tutto quattro, forse cinque volte, ma lui ha sempre risposto alla grande alle mie mosse con le sue». Soprattutto teleguidando posizioni e movimenti di Marco Rossi, il capitano: chissà che altra partita a scacchi si inventeranno quei due, oggi pomeriggio.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨