ULTIME NOTIZIE AS ROMA ATALANTA MOURINHO – Sul più bello l’Atalanta viene meno, ogni volta che è candidata allo scudetto fa un passo indietro, scrive La Gazzetta dello Sport. Lo scivolone di ieri contro la Roma ha i contorni di un ridimensionamento temporaneo, l’Atalanta ci ha abituato alle discese ardite e alle risalite, ma l’attitudine al bersaglio grosso ancora latita.
L’1-4 ha una sua spiegazione tecnica. Gasperini dimentica il suo bilancio contro José Mourinho: lo ha affrontato per sei volte, cinque come allenatore del Genoa e una come tecnico dell’Atalanta, e non lo ha mai battuto. Quattro sconfitte e due pareggi per 0-0, due gol segnati e 14 incassati, uno scenario a senso unico. La lettura è abbastanza semplice: al cospetto dell’offensivismo gasperiniano, Mourinho può dispiegare al meglio le sue doti di tattico e stratega.
Ieri la Roma si è adattata all’avversario, difesa a tre e centrocampo folto, e ha architettato un grande primo gol, figlio di un’azione palla a terra, chiusa da Abraham in solitaria e sottovalutata dai gasperiniani, molli nell’opposizione, persi nei loro progetti spavaldi. Il 4-1 di Bergamo può essere il punto di svolta della sua stagione.
La Roma è risalita, ora è a meno sei dal terzo posto dell’Atalanta, in attesa di capire dove andrà a parare stasera il Napoli quarto, a più cinque sui giallorossi. La qualificazione Champions è di nuovo un obiettivo possibile per la Roma, ma servirà continuità, una grande vittoria è tale se ne genera altre. Il 4-1 di Bergamo è il regalo di Natale perfetto per l’Inter ed è romantico che lo abbia confezionato un “vecchio cuore” interista come Mourinho.
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