Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Més que un entrenador. Josè Mourinho ci scuserà se mutuiamo il Barça (més que un club), sua storica rivale. José è tecnico, mental coach, manager, frontman, scrive Il Messaggero. È solista e uomo squadra, esclusivo e popolare, quiete e tempesta, essenziale nell’essere verboso. E la vittoria è la vittoria, perché chi tifa Mou non perde mai.

Roma vive in un incantesimo, da più di due anni, da quando José ha preso per mano i giallorossi, immalinconiti dalla esagerata normalità di Fonseca, che pur ha fatto qualcosa, lasciando come traccia solo qualche vedova: un passaggio impercettibile, il suo. Paulo è solo un tecnico, Mou è mes. Roma ha ritrovato l’orgoglio, ha riconosciuto la luce.

La Roma è Mourinho, è tornata “special”. Non è semplice inventare calcio come sostiene lui -“senza calciatori” con una rosa ridotta all’osso, esaurita nelle gambe. Josè è stato capace di cambiare strada, ha graffiato corde stonate e ha inventato una musica comunque dolce.

Empatia, famiglia, cuore, la trinità mourinhana, servita al posto della tecnica, dell’estetica, del calcio stellare. La Roma oggi è esattamente come lui: arrogante e delicata. Sa sbriciolarsi davanti a una Cremonese qualsiasi e impennarsi quando ascolta la musica che ti accoglie in Europa.



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