Striscione per Josè Mourinho

AS ROMA NEWS SASSUOLO MOURINHO – La Roma ha scelto il silenzio per manifestare la propria delusione per la conferma delle due giornate di squalifica a Mourinho. La seconda la sconterà domenica nel derby, scrive il Corriere dello Sport. Il tecnico ha visto la partita da solo in una saletta dello stadio vicino agli spogliatoi, con un addetto alla sicurezza che vigilava davanti all’ingresso. Il pubblico giallorosso ha manifestato la propria solidarietà nei confronti dell’allenatore. L’Olimpico è stato compatto a sostegno di José.

Prima del fischio d’inizio sono stati esposti tre striscioni a favore dello Special One, costretto a non vedere la partita dalla panchina dopo la conferma della squalifica per due giornate per l’espulsione di Cremona, dove il portoghese fu espulso dopo una discussione con il quarto uomo Marco Serra. Uno striscione è stato esposto in curva sud: «Chiunque difende i colori di Roma è nostro alleato. Daje Mourinho!». Firmato dal gruppo Roma.

Pochi istanti prima erano apparsi altri due striscioni in tribuna Tevere: «Con Mourinho, a difesa della Roma» e «Più colpite, più combatteremo… In campo 11 Mourinho!». Al fischio d’inizio sono stato sventolati fazzoletti bianchi in tribuna Tevere e qualcuno anche in Monte Mario, ma contrariamente a quanto era stato annunciato alla vigilia della partita, non c’è stata una vera e propria pañolada. La forma di protesta nata in Spagna è stata circoscritta solo al settore delle tribune. L’iniziativa era stata annunciata dall’Associazione Italiana Roma Club

Non ci sono state dichiarazioni ufficiali nel post partita da parte di nessun tesserato. Non è stata una partita facile per la Roma e probabilmente, oltre alla stanchezza per le due partite giocate con il piede sull’acceleratore contro Juventus e Real Sociedad, i giocatori hanno risentito delle polemiche degli ultimi dieci giorni. In campo sono apparsi molto nervosi. Matic, uno dei più esperti, ha rischiato l’espulsione per aver protestato dopo essere stato ammonito per un fallo. Anche ieri l’arbitraggio di Fabbri ha fatto molto discutere. Kumbulla è stato espulso per un ingistificabile fallo di reazione, ma il direttore di gara ha espulso nel corso del secondo tempo anche Cerra, un collaboratore di Mourinho, match analist che era seduto in panchina. 

I rapporti della Roma con gli arbitri non sono facili e negli ultimi tempi hanno raggiunto i limiti di guardia. Anche l’ex presidente Rosella Sensi ha contestato l’operato dei direttori di gara, con una riflessione affidata ai suoi social: «Alle ingiustizie non ci si abitua mai. Dopo la squalifica a Mourinho arriva un arbitraggio a senso unico in una partita decisiva per la zona Champions che la squadra doveva comunque interpretare e giocare molto meglio. D’altronde il destino della Roma, come ricordava mio padre, è che per vincere bisogna soffrire il doppio degli altri. Lo sta provando sulla propria pelle anche Mourinho. E quel gesto delle manette temo non avrà gli stessi risultati ottenuti nel 2010. Spero che la Roma un giorno verrà considerata per quello che vale, proprio come tutte le altre squadre. Anche perché sbagliare è umano, perseverare è diabolico. E da queste parti si è perseverato parecchio».



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