ULTIME NOTIZIE AS ROMA INTER MOURINHO – In un malinconico pomeriggio di dicembre in cui la Roma, appoggiata da un pubblico straordinario, ha perso non solo la partita (e ci può stare), ma anche la voglia di lottare che è stato dal 1927 il suo marchio di fabbrica, il popolo giallorosso ha ritrovato all’Olimpico – per la 2a volta da quando è andato via – capitan Totti, diventato ambasciatore di Digitalbits, “main sponsor” dei giallorossi e sponsor dei nerazzurri, scrive La Gazzetta dello Sport.
Alle ore 17.44 infatti – mentre la Curva Sud scriveva “Totti e De Rossi simbolo del popolo romanista. Bentornati a casa” (ma Daniele ha avuto un contrattempo, ndr), l’ex numero dieci giallorosso, inquadrato sul maxi-schermo sotto la scritta “Welcome“, salutava lo stadio che cantava il suo nome. Un paio di lacrime gli sfuggivano dagli occhi, mentre la gente – sapendo dell’incontro prepartita con i Friedkin e il sindaco Gualtieri – ha cominciato a sognare un suo ritorno alla Roma.
“Mai dire mai“, direbbe Totti. Mourinho lo accoglierebbe a braccia aperte, invitandolo ad accettare anche un eventuale ruolo da bandiera – che Francesco non gradisce – per poi entrare nella stanza dei bottoni. Di sicuro, con 7 sconfitte nelle prime 16 partite (non accadeva dal 2008-2009) e con 8 punti in meno rispetto al un anno fa, sarebbe difficile fare peggio. Un dato ulteriore: negli ultimi 21 anni è la prima volta che una squadra allenata dalla Special One è andata all’intervallo sotto per 0-3.
“L’Inter è più forte di noi in condizioni normali, in emergenza ancor di più. – dice Mourinho a fine gara – L’anno scorso hanno fatto 29 punti più di noi. Il nostro potenziale offensivo era nullo. Era importante fare gol con una o due opportunità. Ne abbiamo avute tre e non l’abbiamo fatto“. Fermiamoci: “potenziale offensivo nullo“, ha detto.
Oltre a Zaniolo, in campo c’era Shomurodov (pagato 18 milioni) e in panchina il capocannoniere giallorosso della scorsa stagione (17 gol), cioè Mayoral. E allora la spiegazione della prestazione in realtà arriva dopo: “Con questi ragazzi non riesco ad avere sensazioni negative. Chi dà tutto quello che ha, non è obbligato a fare di più“.
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