AS ROMA NEWS SLAVIA PRAGA MOURINHO – José Mourinho è pronto a celebrare «nella bellissima Praga l’ultima partita sugli spalti». Dalla prossima Mourinho potrà tornare in panchina dopo le quattro giornate di squalifica. Ma nella settimana del derby non poteva che finire altrove la sua attenzione dopo le frasi pungenti di Maurizio Sarri, scrive il Corriere dello Sport.
L’allenatore della Lazio aveva sottolineato lo sforzo della sua squadra, che ha battuto il Feyenoord in Champions, in relazione all’impegno della Roma in Europa League, derubricato a «un’amichevole». Mourinho replica alla sua maniera: «La differenza tra un allenatore che ha vinto 26 titoli e un altro che ne ha vinti pochi è nella mentalità di non considerare mai una partita come un’amichevole. Ma io non mi sento offeso da queste parole, deve semmai sentirsi offeso lo Slavia». A Sky poi ridimensiona gli spigoli: «A volte noi tecnici diciamo cose che non vorremmo dire, la sua è stata una battuta infelice».
La polemica viaggia invece in parallelo con la Lega, visto che lo stesso Sarri si è lamentato per il calendario: «Adesso vorrei sentire la loro reazione davanti a una critica precisa e obiettiva. Questa è la cosa più importante. Io ho avuto una risposta istituzionale. Sono in attesa». Da questo punto di vista, il livello politico del problema, i due rivali sono allineati. Mourinho vorrebbe dunque che l’a.d. De Siervo rispondesse anche al collega, che ha definito «poco intelligente» la scelta della Lega di piazzare il derby romano alla fine di una settimana di coppe europee.
Dal punto di vista tecnico invece Mourinho si lascia ingolosire dall’occasione. Annuisce in conferenza stampa quando gli fanno notare che una vittoria contro lo Slavia consente di saltare quattro partite: le due del girone, che diventano insignificanti per la classifica, e le due del playoff di febbraio. «La partita della vita per me è sempre la prossima – osserva –, sarà più dura stavolta rispetto all’Olimpico. Sia per il fattore campo, sia perché all’andata abbiamo segnato dopo un minuto».
Perciò il turnover sarà limitato: «Metterò in campo i calciatori che non hanno problemi a giocare due partite in 72 ore. Cambio una o due pedine, più il portiere Svilar, ma la struttura sarà la solita. Per fare risultato serve una Roma forte». Ad esempio Lukaku, che non conosce la parola stanchezza, giocherà per continuare la serie realizzativa in Europa.
Alla Lazio giura di non pensare: lo farà da domani, al ritorno da Praga. Per la prima volta anzi Mourinho dichiara l’obiettivo Champions: «In campionato proveremo ad arrivare tra le prime quattro. Ma in coppa vogliamo andare avanti il più possibile, come nelle due passate stagioni. Non buttiamo alcuna opzione. Ci saranno delle difficoltà, con tante partite ravvicinate, ma ribadisco il mio modo di ragionare: voglio vincere una partita per volta. Non mi sentirete mai dire che una competizione mi interessa poco».
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