AS ROMA NEWS LUDOGORETS MOURINHO ZANIOLO EUROPA LEAGUE – A un certo punto, dopo il secondo rigore di Pellegrini, è sprofondato in panchina, tirando un sospiro di sollievo, scrive La Gazzetta dello Sport. Perché nel primo tempo Mourinho se l’era vista brutta, tanto da farsi sentire (e quanto) negli spogliatoi, all’intervallo. “E’ stata una partita difficile, loro sanno giocare e hanno gente creativa, veloce – dice José -. Però nel secondo tempo abbiamo rischiato tutto, siamo entrati con un atteggiamento e un’intensità diversa. E Zaniolo ci ha aiutato tanto”.
Già, il secondo tempo, quando Mou ha cambiato un po’ tutto per vincere. “Volpato ha creatività e dinamismo, ma ora deve imparare a difendere, il raddoppio non sa cosa sia. E’ un po’ anarchico. I giovani? Mi vengono in mente Varane campione del mondo e Casemiro, che ha vinto 5 Champions: entrambi la prima partita l’hanno fatta con me. Aggiungo che mi piacerebbe più rispetto per Vina, un ragazzo esemplare, in casa i tifosi non lo aiutano”.
E allora bisogna aspettare il sorteggio di lunedì. “Dobbiamo giocare meglio, le squadre dei playoff sono di un livello superiore, da Champions. Ma passare il girone era una questione di crescita, di orgoglio. Ora arrivano squali, tutto sarà più difficile e magari non avremo le condizioni e la rosa per ripetere la festa dello scorso anno. Andiamo a casa felici e siamo pronti per domenica. La Lazio è la favorita per la Conference con West Ham, Fiorentina e Villarreal”. Quindi la stilettata: “Il problema casomai sarà che Tare non vorrà vincere, perché è una coppa che non gli piace”.
Chi la partita l’ha cambiata è invece Nicolò Zaniolo. Una furia. “Sapevamo che sarebbe stata una dura, ma noi non potevamo fallire. I gol? Prima sono stato sfortunato o poco lucido, ma sono contento per la serata, serviva a me e all’ambiente. Ora la Lazio: sarà un’altra battaglia, che vogliamo vincere per noi e per i tifosi. Se stavolta abbiamo messo il 100%, lì metteremo il 200%”.
Intanto i Friedkin stanno lavorando per il futuro. Il che prevede Mourinho. Almeno questo è il desiderio della presidenza, che sta progettando un’offerta per il rinnovo del suo contratto. Che scade nel 2023 e che i Friedkin vorrebbero allungare di due anni. Troppo importante José per gli equilibri presenti e futuri.
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