ULTIME NOTIZIE AS ROMA VERONA MOURINHO – Dopo sei vittorie consecutive la Roma stecca alla settima e perde la sua imbattibilità a Verona, cedendo 3-2 all’Hellas che invece si regala (e regala a Tudor) i primi tre punti in campionato. Non è bastato ai giallorossi il sesto gol stagionale di Lorenzo Pellegrini (che ha propiziato anche l’autogol del momentaneo 2-2 di Ilic) con uno straordinario colpo di tacco, per portare a casa almeno un punto, scrive il Corriere della Sera.
José Mourinho, già alla vigilia aveva avvisato che non sarebbe stata una partita semplice e il campo gli ha dato ragione. «Sono sempre preoccupato prima delle partite – le parole del tecnico portoghese -, io le vivo in questo modo: sono concentrato, è il mio modo di essere. Sapevo che loro avevano delle qualità, anche prima del cambio dell’allenatore potevano ottenere risultati diversi, di solito quando si cambia in panchina c’è una reazione a livello mentale ed emozionale. Il calcio di Tudor è simile a quello del Verona dello scorso anno. Sapevo che sarebbe stato difficile ma noi non abbiamo giocato bene».
Nessuna critica all’impegno della squadra, ma la qualità del gioco non ha soddisfatto lo Special One: «Loro hanno fatto uno sforzo tremendo per vincere la partita, noi ci siamo impegnati, non ho niente da dire sotto questo punto di vista, però non abbiamo giocato bene. Abbiamo perso tanti duelli individuali, e i calciatori del Verona hanno avuto più intensità di noi. Ho bisogno di rivedere la partita per cercare di capire con più dettagli cosa è successo».
Un’idea, però, dal campo se l’è fatta: «Abbiamo interpretato male alcune situazioni, gli attaccanti dovevano fare più pressing. Abbiamo avuto qualche difficoltà anche quando avevamo noi la palla. Abbiamo cercato troppo il gioco lungo e non ci siamo adattati al loro modo di giocare, ci è mancata un po’ di qualità. I tre gol voglio rivederli, ho avuto la sensazione che abbiamo avuto difficoltà a centrocampo».
Nessun dramma, comunque: «Ci aspettavamo una loro reazione nel secondo tempo, dovevamo gestire meglio i momenti di difficoltà ma come abbiamo vinto 6 partite e non 60, ne abbiamo persa una e non 10. Dobbiamo pensare alla prossima e provare a vincere la settima invece di perdere la seconda».
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