Lorenzo Pellegrini, Alessio Romagnoli

AS ROMA NEWS PELLEGRINI INFORTUNIO – Siccome i guai non vengono mai da soli, oltre al derby perso, all’errore di Ibañez, all’inedito malumore che inizia a serpeggiare in parte nella tifoseria e ad una squadra che per il secondo big match consecutivo non ha mai impegnato il portiere avversario, ci si mette anche il ko di Pellegrini, scrive Il Messaggero.

Lesione di 1° grado al flessore destro per il Capitano giallorosso che salterà quindi gli ultimi due impegni prima della sosta per il mondiale in Qatar con Sassuolo e Torino. Match, quello contro i granata, dove Mourinho si augura di avere a disposizione Dybala. La corsa contro il tempo di Paulo (che ha intensificato i carichi di lavoro) è legata perlopiù alla possibile convocazione con l’Argentina. Il ct Scaloni è stato chiaro: sarà con la Nazionale solo chi potrà giocare da subito. E vederlo nella lista contro il Torino, potrebbe aiutare la Joya a prendere tempo, aspettando di recuperare la forma migliore. Vien da sé che almeno per i prossimi 180 minuti José (arrivato a quota 9 con gli infortuni muscolari in stagione) dovrà inventarsi qualcosa.

La prima soluzione è la più semplice: imbottire il centrocampo di mediani con l’inserimento di Matic che andrebbe a fare il play al fianco delle mezzali Cristante e Camara, puntare su esterni offensivi (Zalewski a destra e El Shaarawy a sinistra) e poi affiancare Zaniolo ad Abraham (o Belotti). Altrimenti, figurina per figurina, uscito Pellegrini entra Volpato e la Roma rimane tale e quale a quella delle ultime settimane, ossia da quando José ha accantonato il 3-5-2 (Helsinki) per tornare alla formula dei due trequartisti dietro al centravanti.

Ci sarebbe anche una terza via, che da più parti viene caldeggiata e auspicata: il ritorno alla difesa a quattro, visto che avere tre centrali, di cui nessuno affidabile in fase di costruzione, appare un lusso eccessivo. Una mossa che permetterebbe di inserire un centrocampista in più con due ali (sulla falsariga di quanto accaduto nel finale a Verona) a supporto dell’attaccante centrale. Mourinho, però, sta prendendo in considerazione (e non sempre) questa possibilità tattica soltanto quando deve recuperare, mai quindi dal 1′.

Bisogna del resto resistere altre due partite, restare in scia delle migliori, consapevoli che poi a gennaio inizierà un nuovo campionato con i rientri di Dybala e Wijnaldum (nonostante le perplessità di José). Il problema è che comincerà anche per altre, Juventus in primis che potrà contare su Chiesa, Pogba e Di Maria. Tra l’altro, dopo un avvio di stagione faticoso, Allegri ha ripreso i giallorossi affiancandoli in classifica e precedendoli per la differenza reti.

La Roma è a +4, i bianconeri a +13, il Napoli a +22, la Lazio a +17, il Milan a +13 e l’Atalanta a +9. Numeri che fotografano le difficoltà di una squadra che Mourinho avrebbe voluto più completa. L’errore di Ibañez nel derby, che ha fugato gli ultimi dubbi del ct Tite per il Qatar (diramata ieri la lista, Roger è assente), ha riportato alla luce la richiesta estiva del tecnico di un centrale di piede mancino. Senza contare che su quattro stopper a disposizione, non ce n’è uno abile in fase d’impostazione.

Ma più passano le giornate e più l’assenza di Dybala – l’emblema della soluzione individuale che dà un senso compiuto alla manovra – evidenzia un’altra falla nel mercato di Pinto. In rosa non c’è un regista basso. Non lo è Cristante, non lo è Matic, tantomeno Camara (e Wijnaldum). Nel ruolo potrebbe adattarsi Pellegrini. Ma Lorenzo ora non c’è. Se ne riparlerà eventualmente a gennaio.



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