Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – Qualcuno, tra i tifosi, scherzando ma non troppo, sperava che la Roma potesse festeggiare una settimana dall’annuncio choc dell’ingaggio di Mourinho, con un altro annuncio, magari quello del primo rinforzo per la prossima stagione. In molti alle 15.09, l’orario destinato a rimanere nella storia della società, hanno controllato telefoni e computer in attesa di una notifica che (per il momento) non è arrivata, scrive il Corriere della Sera.

La convinzione, però, è che sarà un’estate ricca di aspettative. La bontà e la credibilità del progetto di Dan e Ryan Friedkin, infatti, sono decollate dopo l’ingaggio dello «Special One» che ieri, in un’intervista a XTB, broker di trading online di cui è brand ambassador, ha spiegato «il metodo Mourinho».

«Quando prendo decisioni importanti – le sue parole – mi assicuro di avere tutte le informazioni di cui ho bisogno a portata di mano. Questa è la tattica migliore perché è impossibile prendere decisioni senza conoscere tutti i dettagli e prendere tempo per capirli».

Musica per le orecchie dei romanisti, anche quelli più perplessi sulle intenzioni della proprietà romanista nonostante l’ingaggio del tecnico portoghese. Se si è fidato uno degli allenatori più vincenti della storia, insomma, possono fidarsi anche quei (pochi) tifosi che, prendendo spunto dall’ormai famoso audio in cui Paolo Di Canio lo ha bollato come un tecnico «finito», ancora avanzano qualche dubbio.

Con un carico di aspettative così alto, Mourinho dovrà dare il meglio di sé per resistere alla pressione di una piazza che ha fame di vittorie. Un compito che non sembra spaventarlo. «È importante essere sempre preparati a tutte le eventualità, perché in questo modo puoi adattarti ai momenti di pressione facendo affidamento sulla tua preparazione. Per me ogni partita ha una pressione perché c’è sempre un significato diverso: c’è pressione in un derby, in una semifinale per arrivare in finale, in una finale per vincere il trofeo».

L’allenatore portoghese, insomma, assicura di avere la ricetta giusta per fronteggiare un ambiente che negli anni ha messo a dura prova anche gli allenatori più «duri» come, per esempio, Fabio Capello. «Non lasciamo che i rumors esterni influenzino ciò che facciamo all’interno. Questo tipo di sollecitazione è sempre presente nel calcio, quindi ci concentriamo sulle basi e sulla nostra preparazione e manteniamo l’ambiente divertente ma impegnato e professionale».



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