AS ROMA NEWS FRIEDKIN MOURINHO – Mourinho a parlare è solo. Attaccato dai più, supportato da pochi. Anzi, a livello mediatico da nessuno in società, scrive Il Messaggero. E José, l’altra sera, in uno dei suoi celebri post-gara, non l’ha nascosto: “Il mio club non ha la forza per dire questo arbitro non lo voglio. La Roma non solo non il dna per fare certe cose. A volte sembra non avere nemmeno la voglia di avere forza. Allora lo faccio io. Per favore signor Rocchi, questo qui basta”.
Al di là della volontà di spostare l’attenzione sulla quale si potrà dibattere sino all’infinito, l’affondo nei confronti della proprietà e della dirigenza è di quelli che fa rumore, perché non è la prima volta. Senza contare poi le stilettate sulla rosa inadeguata oltre alla richiesta di un incontro perché altrimenti “A giugno è tardi e parlo io”.
Tasselli di un puzzle che sullo sfondo celano un malcontento che lo Special One non fa nulla per nascondere: “La stanchezza è ai limiti, sarò vicino ai ragazzi sino all’ultimo minuto di questa stagione”. Da tempo la Roma ha adottato a livello ufficiale una linea silente. Ufficiosamente, invece, qualcosa trapela. Ed in primis che l’uscita di Mou va annoverata come un punto di vista dell’allenatore.
Del resto soltanto due settimane fa, lo stesso tecnico aveva sottolineato come il rapporto con proprietà e dirigenza fosse ottimo. Non c’è quindi stupore all’indomani di questo nuovo j’accuse che viene interpretato come una volontà di puntare il dito sull’atteggiamento degli altri club.
Il tutto, secondo Trigoria, rientra nel gioco delle parti. Di certo la mancata risposta alla volontà di mettersi seduti a tavolino per programmare la prossi ma stagione continua ad essere un tarlo fastidioso. Per i Friedkin fa fede l’accordo sino al 2024. Detto questo, lo Special ha un altro anno di contratto. Ma per restare bisogna essere contenti in due. E non solo a parole.
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