Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA JUVENTUS MOURINHO – Sarebbe stata una bella favola. Francesco Totti in tribuna – osannato dallo stadio Olimpico che spera sempre in suo rientro in società (e stavolta è ospite dei Friedkin…) – e il suo pupillo Pellegrini che segna su punizione il 9° gol stagionale, scrive La Gazzetta dello Sport.

Poi però Lorenzo sbaglia il rigore, la Roma perde la partita e si finisce con José Mourinho che prova a spiegare la nona sconfitta dei giallorossi in campionato. Stavolta, però, lo Special One lo fa con molta chiarezza, anche se dando poche speranze per il futuro, nonostante ieri sia giunto il via libero definito per Sergio Oliveira. Arriverà dal Porto per un milione di prestito e 13,5 per il riscatto. Oggi potrebbe esserci già il comunicato. «Arriverà un altro giocatore – dice Mourinho, senza fare nomi -. Ci porterà personalità».

In fondo è quello che chiede alla Roma, perché l’arbitro Massa riceve solo elogi. «Ha fatto un lavoro fantastico, io non avevo neppure visto il rigore. Mi era piaciuto anche contro il Napoli e stavolta anche di più». Poi arriva la sentenza: «Mi fa male l’anima perché non sono abituato a questo profilo di squadra. Se la Roma è finito settima, ci saranno stati dei motivi e lotteremo più o meno per le stesse posizioni. Dal punto di vista personale, pensavo che la squadra avesse un livello superiore a quello che abbiamo. Pensavo fosse più facile da migliorare. Si risolverebbe facilmente solo con tanti soldi. Noi invece non possiamo cambiare 5-6 giocatori, prendendo profili di giocatori costosi, ma ho rispetto per la proprietà, non possiamo fare pazzie».

Sembra un de profundis. «Questa squadra soffre la pressione e la responsabilità. Abbiamo avuto settanta minuti di controllo assoluto, giocando bene, facendo gioco, pressando alti. Poi c’è stato un collasso psicologico. Il 3-2 ci ha ammazzato. Non potevo fermare la partita per 5 minuti per parlare. Non c’è leadership, non c’è mentalità, e questo succede anche quando abbiamo problemi arbitrali, e a noi capita spesso. È uscita fuori tutta la fragilità psicologica, le paure, i complessi. L’hanno scorso non abbiamo vinto con le squadre top, quest’anno andrà più o meno allo stesso modo, anche perché abbiamo dei limiti in panchina».

I titoli di coda sono per capitan Pellegrini. «Mi dispiace per il rigore sbagliato, sono scivolato e mi è mancato il piede d’appoggio – spiega -. Per me che sono capitano il mio rammarico è doppio. Ci troviamo sempre a commentare cose incommentabili. Prendere tre gol dopo aver giocato 70’ dominando la Juventus è una cosa su cui dobbiamo riflettere perché non è possibile. Abbiamo buttato tutto il lavoro in pochi minuti. Una squadra forte queste partite non può permettersi di perderle e noi dobbiamo lavorare per diventare una squadra forte». Proprio vero.



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