Josè Mourinho

AS ROMA NEWS DERBY MOURINHO – Ha rischiato, ha vinto, ma non vuole maramaldeggiare. José Mourinho si gode la prima vittoria nel derby di Roma col piglio sereno di chi sa come il calcio sia una ruota, scrive La Gazzetta dello Sport. «Non mi piace il fatto che qui chi vinca vada in cielo e chi perda all’inferno. Ora si ricomincia. Certo, è stata una grande partita e una grande vittoria, però non saprei se entrerebbe fra le dieci migliori della mia carriera. La peggiore è stata di sicuro il 6-1 di Bodo…», e sorride.

Con questo spirito non sorprende che alla fine del primo tempo, quando sul 3-0 lo stadio giallorossa faceva gli «olé» a ogni passaggio giallorosso, l’allenatore portoghese abbia zittito i suoi tifosi, invitando a non farlo più. «Non mi piacciono mai, figuriamo al 43’ del primo tempo, col rischio che i calciatori comincino a interpretare la partita come uno show. Possiamo vincere quattro o cinque a zero, ma sempre rispettando l’avversario. La Lazio è una squadra forte, che ha lottato fino alla fine, anche quando sapevano che recuperare sarebbe stato difficile».

Il successo mette naturalmente la sordina anche al caso Zaniolo, visto che il ragazzo – felicissimo per la vittoria della Roma – ci è però rimasto male di essere stato tenuto fuori a sorpresa. Ma la vetrina è di Mou, con le due immagini pubblicate da lui sui social che lo ritraggono nella stessa posa, e infatti dopo il match scrive: «Quando sai che vinci prima della partita: le due foto sono molti simili».

Proprio vero, ma i timori erano tanti e così rivela: «È stato fatto un cambio su cui scherzavo prima della partita e ho detto a Tiago Pinto: “Se vinciamo siamo tutti fenomeni e stanno tutti zitti, se perdiamo tutti i fenomeni festeggiano”, anche quelli della tv portoghese che commentano le partite italiane. Noi abbiamo avuto l’umiltà di pensare a questa partita in maniera tattica ed è andata bene. Il derby fa storia, la storia della Roma è la cosa più importante ma anche la mia. Se la vedo in modo egoistico, non sbaglio a dire che ho vinto tutti i derby che ho giocato in tutti i Paesi, resta per la storia. Ma non mi piace questa cosa che abbiamo vinto contro la Lazio, e allora sembra che abbiamo vinto la Champions. Non abbiamo vinto la Champions, dobbiamo vincere la prossima contro la Samp».

Detto che i Friedkin a fine partita hanno fatto pervenire alla squadra i loro complimenti, Mou ci tiene a mettere sugli scudi anche Zalewski. «A Udine ha avuto qualche difficoltà e voi della stampa di Roma avete “ucciso” il ragazzo. Se io fossi un allenatore di merda che collassa sotto la pressione dei media, il bambino non gioca più. Invece stavolta ha fatto una grande partita, quindi tutti zitti e a casa».

Mou stavolta non è andato neppure sotto la curva a prendersi gli applausi. «La squadra ha superato i limiti perché uno dei nostri difetti è mantenere alto il livello di concentrazione, ma stavolta è sempre stata lì, anche se nell’intervallo ho cercato di prepararli e dirgli che se la Lazio avesse fatto il 3-1, sarebbe stato comunque un fantastico risultato, perciò dovevamo giocare nello stesso modo. Tutto è stato perfetto, e complimenti anche a Irrati che ha fatto moto bene».

Peccato che il campionato volga al termine. «Le quattro sopra di noi andranno in Champions, poi le altre. ma finire 5° oppure 8° fa differenza». Come per il Portogallo andare al Mondiale o no. «Nessuno può aspettarsi che io sia neutrale. Ringrazio l’Italia per gli anni all’Inter e ora per la Roma, ma forza Portogallo. Andiamo in Qatar». E fa calare il sipario con un graffio da Special One.



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