Josè Mourinho

AS ROMA NEWS BETIS MOURINHO EUROPA LEAGUE – La Roma pareggia 1-1 a Siviglia col Betis e resta in corsa per il passaggio del turno e padrona del suo destino. Il primo posto nel girone è ormai irraggiungibile, per il secondo servono due vittorie contro Ludogorets (se batterà il Betis) e Hjk Helsinki. Mourinho ha avuto dalla squadra le risposte che aspettava, compreso il ritorno al gol degli attaccanti, scrive il Corriere della Sera.

Lo Special è stato protagonista in occasione del pari del Gallo, esultando a braccia alzate ancora prima dell’ufficialità della convalida del gol: la coppia Belotti-Abraham, però, lo ha convinto solo a metà. “Nel primo tempo – le parole del tecnico portoghese – sono stati un disastro, non hanno fatto quello che gli avevo chiesto e sono tornati in campo con le orecchie rosse perché ho strillato tantissimo negli spogliatoi”.

Una strigliata che ha avuto il suo effetto. “Nel secondo tempo sono stati fantastici, non per il gol ma per le soluzioni: non hanno perso la palla, hanno giocato in profondità e hanno lavorato per la squadra. Il secondo tempo mi è piaciuto tanto. Se continuerò con due attaccanti – ha detto lo Special One anticipando la domanda che sarebbe inevitabilmente arrivata – Zaniolo può giocare come quinto a sinistra”.

La buona notizia è che la Roma ha giocato alla pari e con personalità su un campo complicato come quello del Betis. “La partita ci ha messo una grande pressione, non era una gara da girone ma da eliminazione diretta perché se avessimo perso saremmo stati fuori. Arrivare all’intervallo sotto di un gol è stato pesante: con tutti i problemi che abbiamo avuto tra infortuni, squalifiche e stanchezza, abbiamo giocato contro una squadra che invece ha cambiato cinque o sei giocatori rispetto all’andata”.

“Abbiamo meritato il pareggio che per noi è vita – continua Mourinho – Nei minuti finali abbiamo controllato bene, se avessimo avuto bisogno della vittoria per rimanere vivi avremmo potuto rischiare di più perché abbiamo la qualità per fare qualcosa di diverso. Dobbiamo vincere le prossime due partite, che sono da dentro o fuori: è una cosa buona perché dobbiamo pensare solo a noi stessi e non dobbiamo aspettare altri risultati”.



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