ULTIME NOTIZIE AS ROMA TRABZONSPOR ZANIOLO – La prima volta non si scorda mai. Almeno così si dice, anche se poi di prime volte ne hai già vissute tante. E anche di più importanti. Stasera, però, José Mourinho vuole iniziare la sua avventura sulla panchina giallorossa con il piede giusto, scrive La Gazzetta dello Sport.
Esattamente come Nicolò Zaniolo, che tornerà in campo in una partita ufficiale dopo 347 giorni da quel maledetto 7 settembre del 2020, quando in Olanda-Italia il ginocchio sinistro fece crac. E allora sarà una prima volta anche per lui, considerando che nella scorsa stagione non ha giocato neanche un minuto con la Roma.
Mourinho sa bene che sarà fondamentale partire bene, magari già con una vittoria che metta al sicuro la qualificazione (e testando il terreno dello stadio, in un video è stato lapidario: «Qui si lavora bene, non come all’Olimpico dove erano in ferie», riferendosi alle brutte condizioni del campo contro il Raja). Ma Mou sa altrettanto bene che non sarà facile, per mille motivi.
Gli avversari, le assenze, l’esperienza che non abbonda. Ma la fiducia è massima, come è giusto che sia. «È vero, è la mia prima gara ufficiale con la Roma, ma anche la numero 996 o 997 in carriera. Di certo non sembra un playoff di Conference. Sembra una gara di Champions. O almeno di Europa League, visto che entrambi le squadre giocavano in quelle competizioni. Meglio così, nessuno dirà che è una competizione facile da giocare».
Già, anche perché il Trabzonspor ha fatto acquisti importanti, proprio dal campionato italiano. «Quest’anno partono per vincere il campionato. L’allenatore è bravo. Gli ex? Bruno Peres può giocare in varie posizioni, per loro è un plus. Il passaporto di Gervinho e Hamsik, invece, sembra quasi sia sbagliato, sembrano due ragazzini: Gervinho ha libertà e può esprimere il suo talento, Hamsik è fondamentale in mezzo al campo e Cornelius vedremo se giocherà dal via o in corsa».
In attesa di Abraham, oggi Mourinho si affiderà a Shomurodov al centro dell’attacco. «Il suo arrivo mi aveva reso felice, poi quando è uscito Dzeko un po’ di preoccupazione l’ho vissuta. Ma Pinto e la proprietà hanno risolto tutto bene. La rosa non è perfetta, mi piacerebbe avere altri giocatori per equilibrio ed esperienza. Ma lo possiamo fare anche più avanti. C’è bisogno di tempo per costruire. Abraham (tornato ieri a Roma, ndr), ad esempio, non ha la storia di Dzeko, ma ha già vinto tutto. Ha grande potenziale, così come Shomurodov. E Borja può aiutare la squadra. I tre non hanno l’esperienza di Dzeko, Ibra, Giroud o Cristiano, ma io e i compagni abbiamo fiducia in loro». Esattamente come in Ibanez, che sostituirà Smalling, out per infortunio. «Chris ha lavorato bene in questo precampionato, poi ha avuto questo piccolo problema con il Raja. Magari con lui può sembrare un “deja vu”, ma mi fido per la stagione».
E si fida anche Zaniolo, che in questa stagione vede quella del riscatto. Nicolò finora ha vissuto un ritiro fatto di gol, intensità, corse, anche qualche litigio con gli avversari, che poi non fa mai male quando devi andare a ritrovare ritmo, voglia e condizione. Ora, però, è arrivato il momento di fare sul serio. E quando c’è aria di coppe europee, Zaniolo si presenta sempre al meglio.
Era successo nel suo esordio assoluto in prima squadra, quando Di Francesco lo lanciò a Madrid, contro il Real. Ed era successo anche contro il Porto, negli ottavi di Champions del 2018-19, quando con una doppietta lancia la Roma verso lo sfortunato ritorno degli ottavi. Dentro Trigoria, ma anche fuori, sono un po’ tutti convinti che Nicolò possa essere il vero grande acquisto di questa stagione romanista. Di certo c’è che con lui al top la Roma ritroverebbe sicuramente un campione. E anche un motivo in più per guardare a questa stagione con estrema fiducia. Ad iniziare proprio da stasera, dove sarà importante non perdere la Trebisonda…
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