Lorenzo Pellegrini

AS ROMA NEWS ATALANTA PELLEGRINIPellegrini al centro della Roma. Il capitano arretra a centrocampo e la Roma ritrova la sua identità nella partita più importante. Come riferisce il Corriere dello Sport, l’infortunio di Wijnaldum prima e quello di Zaniolo poi hanno permesso di giocare con questa formula solo nella prima giornata, con tutti e quattro i tenori in campo dall’inizio, perché già alla seconda contro la Cremonese Zaniolo si infortunò alla fine del primo tempo. Contro l’Atalanta Mourinho farà giocare tutti i migliori. Giovedì Pellegrini si è sbloccato contro i finlandesi con un gol abbastanza fortuito di… pancia e oggi vuole andare a segno in campionato anche da centrocampista.

Lo Special One lo considera un giocatore fondamentale per la sua Roma. La scorsa settimana ha ribadito un concetto espresso appena arrivato a Roma: di Pellegrini ne vorrebbe tre, perché Lorenzo è un giocatore che sa fare tutto. Con l’arrivo di Dybala l’allenatore ha pensato a una Roma diversa da quella dello scorso anno. Nella passata stagione è stato il giallorosso più prolifico dopo Abraham, ma anche da centrale in mezzo al campo, con un altro centrocampista più dedito a proteggere la difesa, Lorenzo potrà sfruttare i suoi inserimenti e le qualità sotto porta.

Il capitano sa giocare benissimo in quel ruolo, lo ha ricoperto spesso in passato, anche nei suoi primi passi in serie A. A lui piace vedere la porta, ma quello che conta è il bene della Roma, è l’orgoglio di vestire la maglia giallorossa con la fascia di capitano al braccio. Pellegrini nella nuova posizione parte più dietro, ma ha molto più spazio di manovra e può continuare a sfruttare l’intesa che ha trovato con Dybala.

I due giocatori più talentuosi della Roma sono in sintonia e stanno diventando amici. Hanno già dimostrato che non solo possono convivere, ma sono fondamentali nella costruzione della manovra offensiva della squadra. In una posizione più arretrata Pellegrini può sfruttare la sua qualità nell’ultimo passaggio e sa essere un giocatore a tutto campo perché ha una grande facilità nella corsa ed è uno dei giallorossi che copre più chilometri in ogni partita. Giocare più lontano dalla porta non è una limitazione, ma gli permette di impostare meglio l’azione.

Pellegrini resta uno degli specialisti sui calci piazzati. Quest’anno si divide i corner e le punizioni con Dybala. Nella passata stagione ha realizzato cinque gol da palla inattiva: tre su punizione (contro Cagliari, Juventus e Lazio) e due su calcio di rigore (contro Udinese e Torino), spesso i suoi calci d’angolo sono decisivi per andare in gol. In questo campionato invece contro l’Empoli ha sbagliato un rigore, calciandolo sulla traversa.

Ma per Mourinho resta uno dei tre rigoristi. Pellegrini torna alle origini. Con Lorenzo più arretrato la Roma può supportare i Fab Four. Ma serve anche un lavoro di copertura da parte degli attaccanti, con Dybala e Zaniolo che dovranno tornare spesso a centrocampo in fase di non possesso. L’allenatore vuole utilizzare tutti i suoi giocatori di maggior talento che possono inventare una giocata decisiva in qualsiasi momento della partita.



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